La linea di cosmetici Lush ha deciso di creare un sapone per ricavare proventi da donare per la salvaguardia degli squali, uccisi a milioni ogni anno, spesso solo per la loro "prelibata" pinna. In contemporanea, una dipendente dell'azienda è stata appesa con degli ami infilzati nella schiena per sensibilizzare la gente su questo tema.
Gli squali hanno ben pochi estimatori sulla terraferma e la maggior parte della gente li ritiene animali cattivi, pericolosi e aggressivi: quasi nessuno sa che solamente pochi squali hanno denti e che per difendersi, al massimo, colpiscono l'avversario con una musata. Per molte persone fa poca differenza se ogni anno milioni di questi animali vengono uccisi o lasciati agonizzanti per ottenere le loro pinne da cui si ricava una famosa zuppa orientale: gli stessi, però, si indignano davanti ai massacri delle balene. Per sensibilizzare il mondo su questo tema, la linea di cosmetici Lush ha lanciato un sapone con tanto di pinna di squalo (finta): i proventi verranno devoluti all'associazione Sea Shepherd, attiva per salvaguardare diverse specie animali marine. Per pubblicizzare al meglio questa campagna, una dipendente della compagnia, truccata in modo a sembrare uno squalo, si è fatta infilzare con degli ami sulla schiena e appendere al soffitto: questa tecnica, definita "suspension", è famosa in alcuni ambienti subculturali. Il prodotto si chiama Shark Fin Soap ma per il momento non è ancora presente nel sito italiano.