Si tratta di un crash test non voluto e la sua casualità rende la prova ancora più interessante: un paracadutista perde di tasca il suo cellulare che, dopo uno schianto di 4 chilometri, funziona ancora.
“Dopo una caduta di 4000 metri, lo smartphone si è danneggiato ma non è mica morto”
Caduta involontaria – La storia l’ha raccontata a tutto il mondo la CNN: un cittadino americano con la passione per i lanci dall’aereoplano si è gettato nel vuoto con in tasca il suo iPhone 4. Purtroppo per lui la tasca non era chiusa, per cui il cellulare è uscito e ha affrontato un volo in caduta libera della durata di 4.000 metri.
Ritrovato col GPS - Una volta a terra il proprietario dell’iPhone ha cercato il suo dispositivo con l’applicazione GPS “Find my iPhone” usando il terminale di uno dei suoi compagni di lancio. Una volta trovato il punto di impatto dell’iPhone a circa un chilometro da dove è atterrato il gruppo di paracadutisti, ha provato a usarlo: lo schermo era pesantemente danneggiato dalla caduta, ma lo smartphone di casa Apple, un dispositivo notoriamente fragile, era ancora in grado di effettuare chiamate.
Ottima pubblicità? – Il fatto è stato raccontato dai media americani che, a dire il vero suo malgrado, hanno trasformato il signor McKinney da semplice paracadutista amatoriale a nuovo ed estremo tester per il dispositivo Apple. I danni all’iPhone sono stati i seguenti: il vetro che protegge lo schermo era distrutto, come anche parte delle plastiche esterne. Ma il telefono di casa Apple è comunque riuscito ad effettuare e ricevere alcune chiamate, anche la vibrazione e il collegamento Bluetooth andavano perfettamente. (pp)
Niccolò Fantini