Con ogni probabilità, Leni Riefenstahl non sarebbe mai diventata nessuno - o quasi - se non ci fossero state di mezzo le Olimpiadi di Berlino del 1936: l’artista, incaricata dal regime nazionalsocialista tedesco d’immortalare le gesta dei loro atleti, realizzò il documentario “Olympia”, considerato dalla critica - nonostante gli evidenti e deplorevoli intenti propagandistici - il miglior filmato sportivo di tutti i tempi. Il prossimo anno sarà il turno di Londra e, nonostante non si sappia ancora chi verrà scelto come regista ufficiale della manifestazione, una cosa è già certa: sarà la giapponese Panasonic a fornire le macchine per le riprese, che per la prima volta nella storia verranno trasmesse in 3D in tutto il mondo.
A ben pensare, la notizia non stupisce più di tanto, perché era praticamente inevitabile che per l’evento sportivo dell’anno venissero impiegate le tecnologie più all’avanguardia e di grido. Panasonic sarà, così, lo sponsor ufficiale delle Olimpiadi 2012 e, in collaborazione con l’OBS (Olympic Broadcasting Services), garantirà oltre 200 ore di trasmissioni stereoscopiche in alta definizione, che perlopiù verranno registrate utilizzando videocamere AG-3DP1 di ultimissima generazione, dotate di doppia ottica con sensori 3MOS indipendenti: non mancheranno ovviamente le cerimonie d’apertura e di chiusura, ma il vero piatto forte sarà rappresentato dalle finali di tutte le gare d’atletica, ginnastica e nuoto. I dirigenti del marchio nipponico sono fermamente convinti che questa scelta si rivelerà un grande successo perché, secondo le loro stime, entro un anno la diffusione del 3D aumenterà in modo sensibile ed una kermesse sportiva di portata planetaria non potrà che stimolare ulteriormente il mercato.
Poco importa per noi che Panasonic abbia torto o ragione: ben più importante è, invece, godere di uno spettacolo magnifico e, perché no, di quanti più trionfi possibili da parte dei nostri atleti. (ga)