L’arrivo della bella stagione è sempre accompagnato da alcuni segni inconfondibili: gli uccelli migratori preparano il loro nido, l’aria si riempe dei pappi dei pioppi, il cotone prende il posto della lana e... Panasonic lancia sul mercato una nuova compatta top di gamma.
Quest’anno è il turno della DMC-TZ20, che si ritrova a dover rimpiazzare al vertice l’ottimaDMC-TZ10: il compito non è certamente dei più semplici, perché già quest’ultima vantava performance nettamente al di sopra della media; ciò nonostante, il marchio giapponese sembra essere riuscito brillantemente nell’impresa, apportando una serie di piccole ma sostanziali modifiche. Innanzitutto, per quanto riguarda l’obiettivo, da un lato è stato ampliato il grandangolo, che è sceso fino a 24mm, mentre dall’altro è stato incrementato lo zoom, che ora può spingersi alle soglie dei 400mm; la novità più importante riguarda, invece, il sensore, che è passato da un tradizionale CCD da 12.1 Mpx ad un CMOS da 14.1 Mpx di ultima generazione, che però non è retroilluminato; infine, perfino il display è stato migliorato, aumentando la densità dei pixel e rendendolo touchscreen. A questo si aggiunge una serie di eccellenti conferme, dall’antenna GPS ai video in alta definizione, senza mai dimenticare le splendide lenti firmate Leica.
Ah, quasi dimenticavamo: poteva Panasonic esser immune alla moda tecnologica del momento? La risposta è ovviamente no e, così, è stata aggiunta per la prima volta la modalità panoramica 3D, simile a quella introdotta l’anno scorso da Sony, con la sua DSC-WX5. Anche il prezzo rispetta la tradizione, collocandosi appena sotto i 400€, mentre la “vecchia” DMC-TZ10 è scesa a soli 249€, un prezzo decisamente invitante per chi preferisce accontentarsi.
Panasonic ha saputo, quindi, migliorarsi sensibilmente, anche se non possiamo sicuramente parlare di rivoluzione nel settore delle fotocamere digitali. Manca ancora quel "qualcosa" in più, che potrebbe spingere i più tirchi e scettici a cambiare macchina, come ad esempio un sensore di dimensioni maggiori, magari accompagnato dalla possibilità di salvare gli scatti in raw, oppure un sistema operativo come Android che la controlli. A proposito, non sarebbe affatto male una nuova generazione di smartcamera, vero? (ga)