Nelle Filippine la povertà è molto diffusa e l'elettricità è un bene di lusso: molti non ne dispongono e chi ce l'ha, può sfruttarla per un tempo limitato. Per ovviare a questo problema, gli abitanti stanno installando sui tetti delle loro case, bottiglie di plastica colme d'acqua, le quali, attraversate dai raggi solari, fungono come vere e proprie lampadine, illuminando un'intera stanza. Questo metodo per ottenere luce gratis è nato al MIT, con il nome di "Solar Bottle Bulb": ora, fa parte del progetto Isang Litrong Liwanag, che tradotto significa "un litro di luce". Oltre i notevoli vantaggi in termini di riciclo, costi e manutenzione, questa lampadina fai-da-te è semplice da costruire e installare. Dopo aver riempito la bottiglia di acqua e cloro, la si spinge attraverso un pezzo di lamiera ondulata, in modo che rimanga fissa.
A questo punto si fa un buco corrispondente nel tetto, sempre di lamiera, della casa e si fissa il tutto con dei chiodi. Nel momento in cui la luce del sole colpisce la parte superiore della bottiglia, all'interno della casa si ottiene una luminosità pari a quella di una lampadina da 55 Watt: le case sono sprovviste di finestre, per cui, fino ad ora, si viveva nella completa oscurità. Anche coloro che hanno a disposizione per un tempo limitato l'energia elettrica possono sfruttare il Solar Bottle Bulb: installando queste "lampadine", non dovranno più accendere la luce durante il giorno, ma potranno farlo quando il Sole sarà calato. Le speranze sono quelle di allestire un milione di abitazioni entro il 2012 con questo intelligente modo per ottenere luce. (ga)