In arrivo dalla Svezia un sistema di navigazione satellitare che fornisce la direzione utilizzando come criterio la minimizzazione delle emissioni inquinanti.
Diffidate dei sistemi di navigazione satellitari.... pigri. |
Inquinante come un GPS
Ma secondo un recente studio condotto in Svezia le indicazioni fornite da questi apparecchi per raggiungere la meta non sono quasi mai amiche dell’ambiente: anche i navigatori più evoluti calcolano infatti la rotta cercando la strada più breve oppure la più veloce, e non è detto che queste coincidano anche con il percorso meno inquinante dal punto di vista delle emissioni di gas da parte del proprio veicolo.
Per ovviare a questo inconveniente Eva Ericsson e i suoi colleghi dell’Institute of Technology di Lund (Svezia) hanno messo a punto un sistema di navigazione alternativo capace di calcolare percorsi automobilistici molto meno inquinanti rispetto a quelli proposti dagli apparecchi in commercio.
Più guidi più risparmi
I ricercatori hanno calcolato i livelli di consumo di carburante per tre tipologie di automobili su 22 strade di Lund, tenendo conto di fattori come il limite di velocità, il tipo di strada e i flussi di traffico in diverse fasce orarie e su questi dati hanno programmato il proprio sistema. Dallo studio è emerso che il navigatore verde garantisce risparmi di carburante dell’ 8,2% rispetto ai sistemi tradizionali: tenendo conto di rallentamenti e ingorghi non prevedibili, il risparmio di combustibile medio potrebbe assestarsi attorno al 4%.
Niente code, siamo svedesi
Per determinare con precisione i punti critici e le code (responsabili di buona parte dell’inquinamento delle nostre metropoli) i ricercatori hanno inoltre utilizzato sulle stesse 22 strade un’autovettura staffetta che inviando in tempo reale i dati sul traffico al sistema di navigazione ha consentito un notevole miglioramento nel calcolo delle rotte più ecologiche.
Commercializzare un sistema di navigazione di questo tipo sarà però molto difficile: calcolare i consumi di carburante per ogni strada del mondo avrebbe costi elevatissimi. Secondo i ricercatori svedesi si potrebbe ovviare a questo inconveniente trovando la collaborazione di automobilisti disposti a montare sulla propria vettura dei sistemi di rilevamento del traffico analoghi a quelli montati sulla vettura staffetta, capaci di segnalare in tempo reale i rallentamenti e le code al sistema di navigazione.
(Notizia aggiornata al 5 gennaio 2007)