Come può uno pneumatico rotolare meglio degli altri (senza perdere di aderenza), inquinare meno e consumando meno benzina? Nei laboratori francesi della Michelin hanno trovato la tecnologia adatta. E la mescola più efficiente.
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Più auto (e più CO2) per tutti
Oggi oltre l’80% delle persone e delle merci si sposta su ruote. Più di 900 milioni di veicoli circolano attualmente sulle strade di tutto il mondo, e tale numero è destinato a salire a 1,6 miliardi entro il 2030.
I veicoli a motore sono responsabili del 18% delle emissioni totali di CO2 nell’atmosfera, e nei prossimi 25 anni il consumo di combustibile per il trasporto su strada è destinato a raddoppiare. Lo sviluppo di una mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale deve quindi diventare un obiettivo prioritario.
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Un ruolo rilevante nel contenimento dei consumi e di conseguenza nella diminuzione delle emissioni inquinanti, è giocato dagli pneumatici: l’avanzamento della gomma sul fondo stradale è infatti contrastato da un fenomeno fisico noto come resistenza al rotolamento, responsabile per circa il 20% dei consumi totale di un’automobile. Vediamo il perché.
La natura stessa viscosa ed elastica dei materiali utilizzati per la costruzione degli pneumatici, pur essendo indispensabile per garantire tenuta di strada e confort di marcia, è la causa principale della resistenza al rotolamento.
Quando l’automobile si muove, le gomme sono sottoposte a forze che le deformano: nel riprendere la forma originale esse disperdono sottoforma di calore parte dell’energia trasmessa dal motore. Questo spreco energetico incide sul consumo complessivo di carburante in maniera significativa e ostacola l’avanzamento del veicolo.
Rotolare bene per vivere meglio (risparmiando)
I consumi di carburante dovuti alla resistenza al rotolamento degli pneumatici sono responsabili per circa il 4% delle emissioni totali di CO2 nell’atmosfera. Michelin già dal 1992 commercializza un pneumatico di nuova concezione, che ha un coefficiente di resistenza al rotolamento particolarmente basso: 9kg/t contro i 12 della media del mercato.
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Dalla loro commercializzazione nel 1992 fino ad oggi, gli pneumatici della gamma Michelin Energy Saver hanno permesso di risparmiare più di 9 miliardi di litri di carburante nella sola Europa, evitando l’emissione nell’atmosfera di oltre 23 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
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Un occhio alle gomme e uno al portafogli
Non solo l’efficienza di uno pneumatico in termini di risparmio energetico, ma anche specifici fattori ambientali, come la temperatura e la ruvidità del manto stradale, e alcuni semplici accorgimenti nell’utilizzo dell’automobile possono tradursi in un sensibile miglioramento dell’ambiente e in un immediato e tangibile risparmio. Vediamo quali sono.
1) Velocità eccessiva: le alte velocità aumentano spaventosamente i consumi della vettura. Chi va piano, risparmia (euro e CO2).
2) Carico: il consumo aumenta con il carico, evitare di lasciare nella vettura carichi non necessari. L’utilizzo di portapacchi e di altri accessori peggiora l’aerodinamica del veicolo.
3) Pressione bassa degli pneumatici: una gomma sgonfia ha una resistenza al rotolamento di gran lunga superiore rispetto a una gomma mantenuta alla pressione corretta. Se tutti gli automobilisti europei mantenessero sempre in efficienza i propri pneumatici, le emissioni di CO2 diminuirebbero immediatamente del 2,5%.
Michelin fa scuola
La Casa di Bibendum (più noto come “l’omino Michelin”) è seriamente impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale di tutta la sua filiera, dal contenimento dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti negli impianti produttivi, allo sviluppo di nuove tecnologie per il riutilizzo degli pneumatici definitivamente dimessi, alla creazione di pneumatici con resistenza al rotolamento straordinariamente ridotta che permettono di risparmiare sul consumo di carburante e contribuire quindi a mantenere l’aria più pulita.
Inoltre Michelin ha lanciato l’iniziativa Michelin fa Scuola, il progetto che si impegna a favorire l’educazione al rispetto dell’ambiente che, attraverso l’iniziativa Mobilitazione Sostenibile, coinvolge le scuole primarie e secondarie di 1° grado in un divertente percorso educativo sulla mobilità sostenibile e sulla sicurezza. Al termine di tale percorso gli studenti potranno dire la loro partecipando al concorso “La mobilità che vorrei”.
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