di Luigi Teodonio
Ma è proprio vero che nell’App Store c’è un’app per tutto? Pare di sì. Anche per sostituire le stesse applicazioni realizzate direttamente da Apple. Che paga lo scotto di una community di sviluppatori sempre più in gamba e in grado di realizzare ottimi prodotti.
"Gmail per Mail, Evernote per Note, Camera+ per Camera, Google Maps per
Apple Maps"
Un’app per tutto
Cambio della guardia - Con l’uscita delle Google Maps per iPhone questa “contraddizione” è diventata ancora più evidente. Perché, per l’appunto, per sostituire le mappe di Apple adesso è possibile installare quelle di Mountain View. Al posto di Safari c’è Chrome, Gmail - a patto di avere un account Google - è un valido sostituto di Mail, così come Camera può essere egregiamente rimpiazzato da Camera+ ed Evernote sbaraglia la concorrenza di Note. E questa non è che una breve lista, realizzata in un paio di touch.
Alla riscossa - Sembra passata un’era geologica da quando Apple lanciò il suo store virtuale per applicazioni e programmi. Ma, invece, non è neanche un lustro che ha aperto i battenti. Ed in questo arco di tempo, tutto sommato breve, gli sviluppatori hanno carpito molti segreti dal colosso di Cupertino riuscendo, il più delle volte, a presentare dei prodotti con funzionalità più avanzate rispetto agli omologhi targati Apple. E questa, di certo, non è una bella notizia per Apple. Lo è però per gli utenti che, nel caso fossero scontenti della qualità delle applicazioni "ufficiali" - il caso Apple Maps ne è un chiaro esempio - non hanno alcune difficoltà a trovare delle valide alternative. (sp)
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