Come fanno i cervi e le alci a rinnovare periodicamente le corna senza mai sviluppare infezioni?
Se lo sono chiesto alcuni scienziati dell'University College di Londra nell’ambito di uno studio per lo sviluppo di nuove protesi artificiali per chi ha perso un arto. E hanno scoperto che il segreto degli animali è nella struttura delle ossa. Così, ispirandosi al design delle ossa di cervo, hanno progettato un particolare tipo di barra al titanio (nella foto) da attaccare direttamente all’osso, facendola passare attraverso un foro nella pelle. La barra fungerebbe da base su cui attaccare una protesi fissa evitando – come avviene adesso – che debba essere fissata con cinghie a seconda delle necessità.
L’impianto di una protesi fissa finora era impossibile per l’alto rischio di infezioni che comportava. Mentre con questo sistema, assicurano gli scienziati, il pericolo di infezioni è molto più basso o quasi nullo. Come dimostrerebbero gli esperimenti fatti su dita delle mani e dei piedi. I prossimi test saranno fatti su alcune delle vittime coinvolte degli attentati del 7 luglio 2005 a Londra.
La nuova tecnica, denominata Intraosseous Transcutaneous Amputation Prosthesis (Itap), potrebbe aprire la strada alle protesi bioniche, comandate direttamente dal sistema nervoso centrale.
Foto:© Catherine Pendegrass - Centre for Biomedical Engineering, UCL