Per primo è stato inventato l'ormai tradizionale scansionatore d'immagine bidimensionale, che in circa mezzo secolo è riuscito ad invadere le nostre case ed i nostri uffici; poi, negli ultimi anni è arrivato lo scanner 3D, una sorta di scatola dove inserire oggetti reale per ottenerne rappresentazioni virtuali su PC, che, sfruttando i cosiddetti sistemi di prototipazione rapida, consentono di creare repliche tridimensionali estremamente precise. Oggigiorno tutto è scannerizzabile grazie a questi portenti della tecnologia, tutto tranne... gli edifici e, in particolare, i loro interni!
A Berkeley, storica università californiana, stanno testando il prototipo di uno zaino che servirà proprio a questo: ricreerà, infatti, modelli tridimensionali di stanze, utilizzando quattro videocamere disposte ortogonalmente - una puntata verso l'alto, una verso il basso, una a destra ed una a sinistra -, quattro laser montati in corrispondenza delle stesse, che effettuano tutte le misurazioni del caso, ed un sistema di navigazione inerziale, che non richiede pertanto connessioni GPS "a cielo aperto". Al suo interno, infine, è presente un potente calcolatore, che combina tutti i dati raccolti ed elabora un modello finale stile CAD.