Nuovi sviluppi nel caso del melafonino dimenticato in un bar. Dopo Apple e Gizmodo, nel cast di questa telenovela infinita entra un nuovo protagonista: la polizia di Santa Clara che ha sequestrato l’oggetto del contendere.
“In difesa di Apple entra in azione una task force della polizia.”
Puntate precedenti – Gray Powell, un ingegnere software di Apple, dimentica il prototipo dell’iPhone di quarta generazione in una birreria di Redwood City in California. Qualcuno lo trova e lo vende a Gizmodo che spiattella tutto in uno scoop che fa il giro del mondo. Apple chiede al sito che restituisca il suo “tesssoro”.
Polizia, apri la porta! – Venerdì scorso in “soccorso” dell’azienda di Cupertino arriva addirittura la squadra speciale REACT - Forza di Reazione ai Crimini Informatici californiana - che fa irruzione in casa di Jason Chen, il redattore di Gizmodo reo di aver provato l’iPhone 4G, e sequestra il melafonino e altre prove tecnologiche del reato (quattro computer, due server, un iPad, un iPhone, un Motorola Droid e un assortimento di tecno accessori vari). Il povero Chen, quando rientra, trova la casa invasa dalle forze dell’ordine che per entrare avevano addirittura buttato giù la porta in stile film d’azione.
Reato ipotizzato – Adesso le cose per Gizmodo si mettono male perché in California vige una legge che prevede la restituzione di un oggetto smarrito quando il proprietario è “noto”, e in questo caso è arci-noto, altrimenti il reato contestato diventa furto. Gizmodo si è subito appellato alla libertà di stampa, a una sentenza che nel 2001 riconosce il diritto per la stampa a diffondere notizie riservate, e a un altro cavillo legale che proibisce il sequestro di materiale di proprietà di un giornale.
Questione complicata - La situazione, però, si complica ulteriormente perché ci sono in ballo dei segreti industriali che, se diffusi, potrebbero danneggiare Apple nei confronti della concorrenza e influire sui tempi e i modi del lancio del prodotto.