La cultura 2.0 ha introdotto alcuni concetti davvero interessanti: uno di questi è il microblogging, ovvero il blog - il formato per eccellenza dei diari virtuali - declinato nel mondo contemporaneo, sintetico, frenetico ed un po’ superficiale. Parallelamente, negli ultimi anni sono state rispolverate alcune mode tecnologiche del passato, come ad esempio le riprese a passo uno: tra film in stop motion e spot pubblicitari con il tilt-shift, il mondo dell’animazione sta attingendo a piene mani da queste forme d’artigianato parafotografico.
Ad unire questi due mondi, apparentemente così distanti, ci pensa lo strumento principe dell’integrazione multimediale, l’iPhone, con l’app Lifelapse. In realtà, questo nome ci rimanda ad un’altra tecnica cinematografica, il cosiddetto time-lapse, dove la frequenza di cattura dei fotogrammi è nettamente inferiore a quella di riproduzione degli stessi: il riferimento ovviamente non è casuale, perché il software in questione scatta sistematicamente una foto ogni 30 secondi ed assembla tutte le immagini così ottenute in un unico video, che immortala una serie di frammenti della nostra vita quotidiana. Insieme all’applicazione, disponibile sull’App Store a 0,79€, viene venduto alla modica cifra di 9,90€ il Lifepouch, un portacellulare da appendere al collo, realizzato in tessuto elasticizzato grigio, che lascia libero soltanto il bordo superiore dell’iPhone, dove si trova l’obiettivo della sua fotocamera.
Si tratta di un sistema divertente per condividere - anche online - insieme agli amici i reportage delle prossime vacanze, ma bisogna riconoscere che Lifelapse non è esente da rischi: già, perché in questo modo il prezioso melafonino rimane sempre in bella vista e non risulta neppure particolarmente protetto, quindi c’è da scommetterci che attirerà le attenzioni di tutti i malintenzionati che incroceremo per strada. Senza dimenticare poi, che un’app perennemente in esecuzione implica una drastica riduzione dell’autonomia della batteria e, come se non bastasse, la miriade di foto che scatta potrebbe da un lato intasare la memoria dello smartphone e dall’altro irritare chi ci sta vicino.
A questo punto, un consiglio è d’obbligo per chi è seriamente interessato all’acquisto di Lifelapse: prima dell’installazione, è bene scaricare anche l’app gratuita Trova il mio iPhone, sviluppata dalla stessa Apple, che in caso di furto o smarrimento vi consentirà di ritrovare il vostro amato telefonino, a patto che il ladro lo tenga sempre acceso; in effetti, anche quest’ultima applicazione ha i suoi limiti ed è ampiamente migliorabile.