L’elettrocardiogramma si evolve e diventa portatile grazie a un gruppo di ricercatori inglesi: non serve più applicare gel, elettrodi, fili e soprattutto spogliarsi per misurare il battito cardiaco. Niente male come prospettiva, non trovi?
Il nuovo ECG non invasivo è stato sviluppato nei laboratori della Plessey Semiconductors, sussidiaria inglese di Siemens, e si basa su un circuito elettronico speciale - chiamato EPIC (Electric Potential Integrated Circuit) - in grado di misurare variazioni infinitesimali dei campi elettrici. Si tratta, in pratica, di un mini voltmetro estremamente sensibile che rileva i battiti anche sotto un maglione.
Non è la prima volta, in verità, che assistiamo a un esperimento di questo tipo, ma non si era mai visto in precedenza uno strumento così piccolo e preciso per misurare il battito cardiaco che non richiedesse di essere applicato sulla pelle senza frapposizione di tessuti. I sensori biometrici, inoltre, sono particolarmente in voga in questo momento, non solo nel campo medico, ma anche nella vita di tutti i giorni, tra sistemi di riconoscimento facciale per smartphone, periferiche per console come il Kinect e altro ancora.
I campi di applicazione per l’EPIC potrebbero essere molteplici. Oltre all’impiego in ambito clinico - inserendolo, per esempio, nei camici ospedalieri per monitorare i pazienti - potrebbe esser utilizzato dai pompieri per rilevare eventuali superstiti in una stanza invasa dal fumo o addirittura attraverso una parete di cartongesso. E non va scartata la possibilità, ovviamente, di integrarlo in sistemi d’intrattenimento videoludico e in dispositivi pensati per il fitness, come cyclette etapis roulant.
Se, poi, il sensore venisse ulteriormente miniaturizzato, potrebbe essere installato all’interno degli smartphone, accanto al barometro e all’NFC, per sapere con certezza quando suscitiamo il batticuore in chi ci sta davanti. E allora potremo cancellare tutti quegli inutili programmini che calcolano l’affinità di coppia su basi tutt’altro che scientifiche. (sp)