Avete sempre sognato di suonare la chitarra come Jimi Hendrix o il sassofono come Charlie Parker, ma per un motivo o per l’altro non siete riusciti ad imparare? Oggi potete farlo grazie al vostro iPhone, che con una serie di applicazioni ad hoc si trasforma in un intero negozio di strumenti musicali, disponibili per meno di due dollari l’uno e sempre di alta qualità.
Si va dal trombone di iBone al “Virtuoso Piano” per novelli Stravinsky, proseguendo col robottino Bebot, che simula un sintetizzatore di alta qualità con theremin incluso, usato anche da Jordan Rudess (Dream Theater) – (http://www.youtube.com/watch?v=KFG7-Q0WI7Q&feature=player_embedded), star di questo strumento, che riesce a trarne delle autentiche composizioni. Esistono poi programmi per emulare un’armonica in perfetto stile blues, chitarre sia acustiche che elettriche (e addirittura l’ukulele), percussioni da veri nostalgici dell’Africa, ma anche strumenti meno “ortodossi” come la tavoletta da bucato, i cucchiai, il kazoo e l’ocarina. C’è poi lo straordinario “Drum meister” che consente di creare una batteria degna del grande Keith Moon, e infine il Bloom, l’unico strumento creato apposta per iPhone dal genio dell’ambient music Brian Eno (http://www.youtube.com/watch?v=w2WURHY3D4A), secondo cui “si può indifferentemente suonarlo o sentirlo suonare”.
Insomma, agli utenti dell’oggetto cult di casa Apple non manca niente per formare vere e proprie band musicali di ogni genere, formate da musicisti armati solo del telefono partorito dalla fantasia di Steve Jobs. La domanda è una sola: sicuramente si può fare buona musica anche con l’iPhone, ma dove finisce l’emozione di imparare un accordo, suonare compiutamente la prima canzone tra mille inciampi e diventare una cosa sola col proprio strumento? Hendrix non averebbe mai bruciato un iPhone al posto della sua chitarra. O forse sì?