Ieri abbiamo parlato di I-Fairy, che di recente ha celebrato la sua prima cerimonia nuziale. Le nozze erano di Tomohiro Shibata e Satoko Inoue e si sono tenute a Tokyo. L'evento eccezionale è il pretesto per tornare a parlare di robot e di intelligenza artificiale, un settore che in Giappone è in fermento da diversi anni.
I-Fairy è solo uno dei prodotti finiti nati dalla ricerca scientifica nipponica, e rappresenta uno dei progetti meglio riusciti: ha occhi scintillanti dalle forme che ricordano lo stile anime e trecce di plastica. Non ha volontà propria, ma necessita di essere comandato a distanza da una persona. Il prezzo è di 68.000$.
Altro gioiellino è Nao, che al momento non è ancora sul mercato - vi arriverà a fine 2010. Si tratta di un robot più sofisticato ed ambizioso di I-Fairy, in quanto sarà in grado di effettuare scelte, di apprendere, di giocare a carte, di connettersi ad Internet e persino di fare da sentinella a protezione della casa.
C'è poi l'auto-robot, una monovolume due posti e due ruote, che non necessita di alcun volante ne' attenzione alla guida da parte del guidatore: è in grado di condurre i passeggeri a destinazione grazie a sofisticati GPS, e ond'evitare incidenti può comunicare con le altre robot-car .
Basato su sistema operativo Android è invece il robot Geminoid HI-1, non tanto importante per le funzionalità cognitive quanto piuttosto per le sue capacità di imitare alla perfezione le espressioni umane: sorride, aggrotta le sopracciglia, ecc.
Tutto questo mentre in Corea è in costruzione il più grande polo di robotica mondiale: scuola di specializzazione, laboratori di ricerca e sviluppo, e un parco a tema con oltre 340 robot. Sarà pronto nel 2013 e sono attesi 2,8 milioni di visitatori ogni anno.