Dal 14 luglio al 30 agosto 2015 presso il Castello Sforzesco di Milano si potrà udire la musica proveniente dai 5 violini più famosi al mondo, anche se gli strumenti non saranno fisicamente presenti sul posto.
Il "Suono perfetto" (questo il nome del progetto) sarà riprodotto attraverso una tavola di abete rosso della Val di Fiemme collegata una postazione digitale: le speciali capacità di vibrazione ad altissima fedeltà del legno consentiranno infatti di ascoltare come dal vivo le note emesse dai capolavori della liuteria del 1600 e 1700.
I magnifici cinque. Sono il Cremonese, il Vesuvius e il Maréchat Berthier di Antonio Stradivari, il Cannone di Niccolò Paganini di Guarneri e l'ex Collin di Nicola Amati; tutti realizzati tra il XVII e XVIII secolo in abete rosso di risonanza della Val di Fiemme, un legno che da oltre 400 anni viene utilizzato dalle botteghe che producono strumenti arco per le sue straordinarie proprietà di amplificazione del suono.
I preziosissimi violini sono conservati nelle teche di collezionisti privati o all'interno di musei e fondazioni e al giorno d'oggi il loro suono dal vivo può essere apprezzato solo nel corso di esclusive e rare performance a opera di musicisti di fama mondiale.
Un tuffo nel passato. "Suono perfetto!" poterà alle orecchie del pubblico la timbrica e i contenuti armonici dei violini originali senza bisogno di un impianto stereo. L'installazione del Castello Sforzesco ruota intorno a una tavola armonica in abete di risonanza finemente lavorata (detta Opera Sonora) collegata a una fonte digitale ad alta qualità.
Grazie a un software di gestione e selezione predisposto dagli studenti dell’Istituto Tecnico Marconi di Rovereto, il supporto fa vibrare il legno, che trasforma le note emesse dall’alias virtuale in una melodia naturale, praticamente analoga a un concerto live.
Nel cuore delle Dolomiti. La tavola armonica è opera dell'azienda Ciresa, che dal 1952 lavora il legno per strumenti musicali a Tesero, piccolo comune in provincia di Trento dalla radicata vocazione musicale.
Come spiega il titolare della ditta Fabio Ognibeni, le Opere Sonore sono a tutti gli effetti delle casse acustiche che, una volta collegate a un giradischi o a un iPod, «vibrano riproducendo melodie di liriche, concerti, assoli ma anche le recenti hit o musica strumentale come il jazz, regalando i brividi di un'esecuzione dal vivo».
Il brevetto risale al 2007, ed «è già stato apprezzato da grandi artisti e appassionati conosciuti in tutto il mondo, da Andrea Bocelli a Liam Gallagher degli Oasis, da Uto Ughi a Katia Ricciarelli».
Abete rosso. Anche lo spazio d’ascolto allestito nella Sala delle Merlate è stato costruito con il famoso legno della Val di Fiemme. La piccola arena di circa 80 mq che accoglierà i visitatori è infatti circoscritta con sedute e pannelli autoportanti, intagliati con note musicali e pentagrammi dagli studenti della Scuola del Legno di Tesero (ENAIP).