Innovazione

Le Nokia Maps pronte a sfidare Google ed Apple

Perché oltre Google Maps c'è tutto un mondo da scoprire

Non esistono solo le Google Maps. Se state cercando un’alternativa al disastro Apple Maps, magari quello che fa per voi sono le Nokia Maps, servizio di cartografia realizzato dal gigante finlandese. Pronto a lanciare il guanto di sfida forte dei suoi 12 miliardi di dati raccolti ogni mese grazie ad alleati "insospettabili".

"Ogni mese Nokia riceve e utilizza 12 miliardi di dati per migliorare e rendere più accurate
le sue mappe"

Il terzo incomodo - Che le mappe offerte da Apple con l’ultimo aggiornamento di iOS 6 fossero, per usare un eufemismo, poco gradite dagli utenti della Mela - che hanno già avuto l’onore di utilizzarle - è cosa risaputa. D’altronde lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, si è dovuto scusare pubblicamente per il flop invitando i possessori di iPhone 5 a guardarsi intorno e trovare un valido sostituto cartografico per le Apple Maps. Ovvero le Google Maps che, tra l'altro, adesso hanno integrato nell'applicazione mobile anche il servizio StreetView. Però… E sì, perché in questa, come in tutte le storie che si rispettino, c’è un però. E il "però" di questa storia è rappresentato dalle Nokia Maps che, in quella che oltreoceano è stata rinominata la “mappodissea”, è stata messa da parte troppo in fretta.

8 miliardi di dollari - Forse qualcuno lo avrà già dimenticato, ma Nokia nel 2007 acquistò Navteq, azienda specializzata nella realizzazione di mappe e carte geografiche in formato digitale, per la cifra di 8 miliardi di dollari. Tenendo conto del fatto che oggi il colosso finlandese ne vale poco meno di 10, si capisce che è una gran bella cifra. E che, prima o poi, la divisione Location & Commerce potrebbe finire al centro delle attenzioni di una qualche società con interessi piuttosto sviluppati nel campo dei contenuti mobile. Come, per esempio, Microsoft o Yahoo. O la stessa Apple che, vista la brutta figura rimediata con le sue mappe, avrebbe bisogno come il pane di un servizio affidabile con cui rilanciare la propria credibilità.

3,3 miliardi di miglia - Il livello di accuratezza e di precisione raggiunto da Google con le sue mappe forse è inarrivabile. Il colosso di Mountain View, grazie ai dati raccolti dalle Google Cars utilizzate per il servizio StreetView, è riuscita non solo a ricostruire, foto dopo foto, il “mondo stradale”, ma anche di rendere più precisa e dettagliata la cartografia e le cartine stradali in suo possesso. Ogni anno, si calcola, le macchine di Google, percorrano 5 milioni di miglia (circa 8 milioni di chilometri), sommergendo di dati i suoi data server.

Però (eccone un altro), c’è qualcuno che ogni anno percorre addirittura più chilometri delle auto di Google: si tratta dei corrieri di UPS che, stando ai dati forniti, ne percorrono ben 3,3 miliardi di miglia (poco meno di 7 miliardi di chilometri). Chiunque entrasse in possesso dei dati di questi tragitti e potesse utilizzarli, avrebbe tra le mani un vero e proprio tesoro cartografico.

12 miliardi di dati - E, gaurda caso, Nokia è una delle poche, se non l’unica azienda al mondo ad avere accesso a questi dati. E non solo, perché può affiancarli e confrontarli con i dati dei corrieri di FedEx, altro grande carrier statunitense. Ed è Cliff Fox, Vice Presidente del Location Content di Nokia, a svelare al quotidiano statunitense The Atlantic che per le sue mappe utilizzano i dati GPS dei camion e furgoncini di UPS e FedEx e non solo. «Ogni mese riceviamo oltre 12 miliardi di dati comprovati che ci arrivano dai GPS dei corrieri UPS e FedEx, ma anche dagli utenti che utilizzano le nostre applicazioni per la navigazione stradale». E questi dati vengono utilizzati, per esempio, per identificare nuove strade o modificare quelle già esistenti: 65.000 rilevazioni solo lo scorso anno. Ma non solo: la possibilità di sfruttare anche i dati relativi alla velocità dei veicoli consente di fornire indicazioni precise anche sullo stato del traffico.

Ritorno al futuro - E, in futuro, tutti questi dati potrebbero essere utilizzati per realizzare e modificare mappe in tempo reale, senza la necessità di mandare in strada auto dotate di sensori degni di un’astronave a mappare ogni singolo millimetro di asfalto. Per ora, però, è ancora questo il metodo più sicuro per ottenere mappe sempre più dettagliate e accurate: guidare un’automobile “sensoriale” in ogni strada o vicolo di una città. Ed è questo il lavoro, tra i tanti, di Tony Cha, che sempre al The Atlantic confida alcuni segreti del suo lavoro di autista un po’ sui generis.

Ufficio su 4 ruote - Il lavoro di Tony Cha, come quello svolto da tutti gli altri autisti Nokia, può in qualche modo essere equiparato a un lavoro d’ufficio. Tutti quelli impiegati come lui nel raccogliere dati su strade, autostrade e vicoli, infatti, passano dalle 8 alle 10 ore al giorno guidando per le città d’America. Ci vogliono mesi prima di completare lo “stradario digitale” di ogni città, per poi passare a una nuova località e ricominciare da capo. «Passi mesi e mesi lontano da casa, dagli amici e dai tuoi familiari.

Ci sono diverse città di cui ho percorso ogni singola strada. È un po’ surreale». E, per lavorare sempre nelle migliori condizioni, Tony Cha e gli altri inseguono il bel tempo: d’estate, quindi, lavorano nel nord del Paese, per poi trasferirsi nei caldi stati del sud durante l’inverno. «La strada da seguire ogni giorno ci viene indicata da un preciso algoritmo, che serve a calcolare il miglior percorso per non perdere troppo tempo. In un certo senso, è un lavoro robotico».

200.000 dollari - E la Volkswagen guidata ogni giorno da Cha, definita da lui stesso "un miracolo che colleziona dati", di certo non passa inosservata quando si trova per strada. Ogni auto è dotata di un equipaggiamento da 200.000 dollari: sono presenti 6 camere per fotografare e riprendere ogni millimetro di ogni strada e individuare i segnali stradali, una camera panoramica per realizzare le immagini per Bing Street View, 2 antenne GPS (una montata sul volante e una sul tetto dell’automobile), tre laptop e, meraviglia delle meraviglie, un sistema LIDAR dotato di 64 laser che sparano a 360° per realizzare immagini 3D dei luoghi attraversati dalla Nokia car. «A volte, quando mi trovo per strada, capita che le persone si fermino, lascino stare quello che stanno facendo e inizino a scattare foto. Certo, è un po’ strano - ammette Cha - ma non mi dà fastidio».

Fatica di Sisifo - La difficoltà nel realizzare mappe, come fa notare Cliff Fox di Nokia, non sta tanto nel farle per la prima volta, ma nel mantenerle sempre aggiornate. È un po’ una fatica sisifica, anche se in questo caso il lavoro che svolto è tutt’altro che inutile. E il dato del 99% di accuratezza fornito da Apple è, secondo il VP di Nokia, da prendere con le pinze. «A Jacksonville, una cittadina piuttosto “immobile”, abbiamo cambiato il 6% del nostro database rispetto all’ultima volta in cui l’avevamo mappata. Houston, che sta crescendo molto più rapidamente, ci ha costretto a cambiare il 213% dei dati in nostro possesso. Per non parlare di Nuova Delhi, dove abbiamo modificato ben l’85% del database. Se Apple avesse davvero raggiunto il 99% di accuratezza, ne rimarrei scioccato».

Un mondo in evoluzione - E quando si parla di modifiche nei dati, non ci si riferisce solamente a nuove strade, ma a una miriade di possibili opzioni. «Per ogni pezzo di strada catturiamo fino a 400 informazioni differenti. Quando si tratta di modifiche, possiamo riferirci al limite di velocità, modifiche al senso di marcia o ancora modifiche nel nome della strada e così via.

È un processo dinamico e senza fine, durante il quale tentiamo di capire le dinamiche di cambiamento del sistema viario in se per sé». Insomma, quello della cartografia digitale è un mondo complesso. E improvvisarsi cartografi da un giorno all'altro può portare a risultati piuttosto scadenti. (sp)

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5 ottobre 2012
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