Gmail, Google+, Google Mappe e Documenti, chi non li conosce o non li usa? L’intero squadrone di applicazioni targato Mountain View sta orchestrano una vera e propria caccia all’uomo, e alle donne, per spiarne i movimenti. Lo dice, in modo un pochino diverso, Amit Singh, un manager di spicco del colosso del web.
“Tutti sapranno tutto di tutti. Non è uno scenario allettante.”
Immagina se... - Amit Singh - VP global sales & business development di Google Enterprise - in una recente intervista rilasciata alla rivista Fortune, ha disegnato uno scenario che ha dell’inquietante. Sei all’aeroporto, e il tuo smartphone, il tuo tablet o il tuo portatile, dotati di Google Apps e Google+, ti comunicano la presenza di uno dei tuoi contatti in zona. Sai chi c’è, sai dove trovarlo, sai con quali altre persone è collegato. Adesso devi solo andare a presentarti - e magari a vendere quello che vuoi vendere. Un sogno, per il venditore. Un incubo per chiunque altro! È la diretta conseguenza delle nuove regole della privacy di Google che consentono di intrecciare i dati in arrivo da tutti i servizi di Mountain View sia da computer che dai dispositivi portatili, in particolare Android.
Il futuro è qui - Facciamo un passo indietro: qual è stata la domanda dell’intervistatore? Eccola. Cosa ci dobbiamo aspettarci dalle Google Apps nel futuro? La nostra domanda, invece: ma siamo proprio sicuri che un futuro del genere ci piaccia? Essere inseguiti e messi all’angolo, sapere che i nostri movimenti vengono tracciati con così tanta precisione? Ormai siamo talmente abituati a cedere piccoli pezzi della nostra privacy in cambio di un po’ più di comodità - o di buoni regalo! - che viene dato per scontato che siamo pronti a perderla del tutto. Resta sempre l’opzione: spegnere tutto, almeno quando si è in aeroporto. Magari per andare in vacanza. (sp)
Chiara Reali
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