Non solo svincoli e incroci, ma anche pericoli: le auto Google ora, oltre a fotografare le strade, possono monitorare le fughe di gas. Merito di speciali sensori, applicati nella parte superiore della vettura, che sono già stati in grado di mappare centinaia di fughe di metano a Boston, Staten Island (New York) e Indianapolis.
A caccia di sprechi. Un'innovazione di non poco conto: le fughe di gas infatti possono causare esplosioni e accelerare la crescita del riscaldamento globale. Senza contare lo spreco di risorse energetiche, soprattutto negli Usa dove, secondo uno studio del 2013, le emissioni di metano sono 1,5-1,7 volte superiori rispetto alle stime correnti.
La mappatura è partita lo scorso marzo e prevede per ora l'uso di tre auto "Street view" dotate di speciali sensori per rilevare il metano. Sviluppate dall'Università del Colorado, sono in grado di identificare la provenienza del gas e di stimarne la quantità. Una volta individuato un punto sospetto, effettuano un'ulteriore verifica per evitare allarmismi, visto che da oggi le mappe sono a disposizione del pubblico su internet.
Anti inquinamento. L'Environmental Defense Fund di New York che ha collaborato al progetto, in futuro prevede di estenderlo anche ad altre città e includere altri tipi di inquinanti, oltre al metano. La scelta di partire da Boston e Staten Island è dovuta al fatto che le tubature del gas di entrambe le città hanno più di 50 anni e sono fatte di materiali soggetti a corrosione.
E in Italia? Google al momento non è in grado di confermarci che anche da noi le auto "Streetview" verranno dotate di questi sistemi di monitoraggio. Ma se l'esperimento avrà fortuna, potrebbe sbarcare anche in Europa.