di Luca Busani
Le nuove mappe sviluppate appositamente per iOS 6 continuano a far discutere. Apple si difende, spiegando che il servizio migliorerà con l’aiuto degli utenti, mentre TomTom si prende parte della colpa per aver fornito delle mappe difficili da gestire.
"Google, intanto, sta ultimando
Il caso mapsgate - Abbiamo assistito, negli ultimi anni, prima all’antennagate dell’iPhone 4, poi al batterygate di iOS 5 e adesso è il turno del mapsgate della sesta versione del sistema operativo mobile made in Cupertino. Premettiamo che, viste le esperienze passate conclusesi sempre positivamente, bisogna essere ottimisti: la situazione non può che migliorare e vedrai che questo avverrà piuttosto rapidamente. Ciò nonostante, i clienti Apple continuano a chiedere risposte immediate ai loro problemi.
la nuova versione
di Google Maps"
Errore di gioventù - Tim Cook e soci hanno capito subito che poteva rivelarsi controproducente ignorare i problemi causati dalla nuova versione dell’app Mappe, introdotta con iOS 6 e così, per bocca della portavoce Trudy Muller, hanno ricordato che il nuovo sistema operativo ha portato con sé oltre 200 novità e, inevitabilmente, c’è ancora qualcosa da sistemare. Il software di navigazione satellitare, in particolare, è stato completamente riprogettato, con l’integrazione di Siri, la visuale 3D Flyover e la cartografia “fatta in casa” a Cupertino.
Sbagliando si impara - La stessa Muller ha precisato che, essendo alla prima esperienza, Apple ha ampi margini di miglioramento in questo settore e confida nei feedback che gli arriveranno dai suoi milioni di clienti per potersi migliorare. Trattandosi di un’applicazione sviluppata in casa, inoltre, consentirà una miglior integrazione con software di terze parti, che in futuro approderanno nell’App Store: in questo modo, sarà possibile sopperire alla mancanza di informazioni sui trasporti pubblici e ampliare le liste dei punti d’interesse.
Waze accusa TomTom - Apple si è guardata bene dal giocare a scaricabarile e non ha fatto alcun riferimento diretto a TomTom, il suo nuovo partner che le ha fornito la cartografia dopo il divorzio da Google. L’azienda olandese si è, però, sentita chiamata in causa dopo che il CEO di Waze - nota app per la navigazione social - l’ha accusata di essere l’anello debole nello sviluppo della nuova versione di Mappe e ha deciso di fornire la sua versione dei fatti.
Mea culpa - TomTom, infatti, si ritiene parzialmente responsabile dei problemi riscontrati finora, non tanto per la qualità delle mappe che ha fornito ad Apple - che, a suo avviso, è indiscutibile - quanto piuttosto per l’evidente incompatibilità con l’applicativo sviluppato nei laboratori di Cupertino.
D’altronde, come si spiegherebbe il fatto che quella stessa cartografia con il software originale creato da TomTom funziona a meraviglia? Il problema, quindi, va ricercato altrove...
Tanti dati da troppe fonti - Eszter Pattantyus, vicepresidente della divisione che sviluppa le mappe TomTom, ha chiarito ulteriormente la questione, aggiungendo che le “incomprensioni” tra la loro tecnologia fornita a Apple e l’applicazione progettata da Cupertino nascono dalla miriade di altre sorgenti su cui quest’ultima fa affidamento - oltre appunto alla loro cartografia - per ricavare i dati e dagli algoritmi proprietari introdotti da Apple.
Google al lavoro - Tutti, quindi, si assumono le proprie responsabilità, anche se la colpa non sembra essere di nessuno. Quali soluzioni si prospettano all’orizzonte? In attesa di un eventuale aggiornamento - o dell’app o di iOS 6 - ti consigliamo di tenere gli occhi aperti nell’App Store, perché nel frattempo Google non se n’è rimasta con le mani in mano e ha già sottoposto all’approvazione di Apple l’app ufficiale delle sue Google Maps, che promette di funzionare addirittura meglio della versione precedente, integrata in iOS 5. Ironia della sorte, potrebbe essere proprio il colosso di Mountain View a salvare in extremis il nuovo iPhone 5. (sp)
Apple presenta le sue mappe al keynote WWDC 2012