Ecco a voi classifica degli stereotipi consolidati nell'industria del cinema quando si parla di computer.
10. Quando un computer crasha, la roba inizia ad esplodere
Quando un computer si blocca è una cosa abbastanza seccante, ma altrettanto sicura. Nei film no: quando un pc va in blocco c'è il potenziale rischio di vedere una reazione a catena di esplosioni e catastrofi naturali.
Ad esempio, nella serie Star Trek è bastato che il capitano Kirk chiedesse a un super-computer di spiegare cos'è il sentimento umano chiamato "amore" per far andare il povero calcolatore in un loop che lo porta all'inevitabile esplosione. In “Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma” dopo aver distrutto la nave madre tutti i droidi iniziano a non funzionare più perché dipendenti da essa, a uno di loro cade addirittura la testa... mi domando chi abbia congegnato un sistema tanto stupido quanto imbarazzante. Immaginate che vi fallisca una stampa di un documento e che la stampante inizi a vomitare fogli bianchi elettrostatici... poco credibile eh?
9. Indovinare una password? Un gioco da ragazzi
Ecco cosa succede in un film quando il protagonista si trova davanti al computer centrale che chiede la password:
Fa il primo tentativo e fallisce
Pensa e ripensa, si impegna a fondo, riprova, rifallisce
Si guarda attorno con aria furba, parte il flashback di un particolare che ha carpito in una scena precedente, riprova, “Accesso al sistema effettuato”, sguardo compiaciuto del furbone di turno che con la sua astuzia ha mandato a monte decenni di sicurezza informatica.
Guardate ad esempio come nel recente Watchmen viene indovinata la password di Ozymandias dando un occhiata alla stanza e in particolare a un libro sul tavolo. Come se ogni password avesse sempre una ovvia connessione riguardante la vita personale del proprietario del pc. E ovviamente nessuno si sogna di rendere più difficile la password aggiungendo numeri o lettere maiuscole o ancora meglio simboli. Quello lo fanno solo gli hacker di fama mondiale, non i comuni mortali.
8. Le chat mostrano ogni carattere che digiti in tempo reale
Avete presente quando nei film i due personaggi cominciano a chattare e ogni singola lettera scritta viene inviata in tempo reale? Anche se cancelli, quello che hai scritto magicamente sparisce anche dall'altra parte. Beh, non esiste un singolo programma di messaggistica istantanea che faccia questo: finché non viene premuto l'invio il messaggio rimane bene ancorato al nostro pc, e ovviamente ciò che scriviamo, una volta mandato, è andato, non possiamo andare a cancellarlo premendo due tasti magici.
7. I file cancellati spariscono dallo schermo
Ci ricolleghiamo al protagonista che ha avuto accesso al pc armato di arguzia e perspicacia degna di Sherlock Holmes: cosa deve fare ora? Ma è ovvio, cancellare i file malefici che si trovano al suo interno, e che assolutamente non si trovano in nessun altra unità se non in quella (backup? Non sappiamo cosa sia, preferiamo affidare il destino del mondo a un unico hard disk). Non importa che tu clicchi “annulla”, spenga il computer, stacchi l'hard disk e lo lanci per aria: la cancellazione è inesorabile e assolutamente irreversibile. Applicate questa concezione alla vita reale e immaginate quanti psicanalisti in più potrebbero permettersi una bella villetta al mare.
6. I virus si impossessano dello schermo
Alzi la mano chi non si è mai beccato un virus (io posso, ma sono un felice utente Linux, è un altra storia ;) ). Ora alzi la mano chi si è accorto immediatamente della presenza del virus, causa apparizione su schermo del simbolo teschio-ossa dei pirati o di tanti piccoli virus che ti saltano per tutto lo schermo. No, gli attori non contano. A loro succede sempre, chissà perché poi, sarà perché gli hacker dei film sono tutti un po' masochisti: non dovrebbe essere nel loro interesse far capire al malcapitato di aver infettato il suo sistema. Il loro obiettivo è esattamente l'opposto.
5. I computer funzionano solo con la tastiera
Classica scena da film Thriller: il nostro beniamino arriva davanti al pc e inizia a pigiare i tasti come la più esperta dattilografa e senza mai sbagliare, tempo 10 secondi ed ha imparato a usare il complicatissimo sistema di localizzazione GPS militare che gli permette di trovare la base del nemico. Il tutto senza mai toccare il mouse... Ora, sarò poco capace io, ma voi avete mai trascinato la visuale di una mappa e zoomato in un preciso punto di essa semplicemente (oddio semplicemente, pare un impresa titanica) scrivendo sulla tastiera?
4. Il buono del film usa sempre un Mac
Sarà una campagna di Marketing di Apple, ma fatto sta che in ogni film che si rispetti, il genio informatico di turno, magari hacker, se fa parte dei buoni, userà un Mac. Nella realtà userebbe un pc di 20 anni fa con Linux solo per far vedere che gira più veloce di Windows 7 e che può fare più cose di quest'ultimo. Ma non importa, Apple (forse no, ma forse anche si) ha voluto così. I cattivi invece usano dei sistemi sconosciuti con sfondo rigorosamente nero e milioni di caratteri senza senso di colore verde brillante che affollano lo schermo (stile Matrix per intenderci).
3. Puoi zoomare all'inverosimile qualsiasi immagine
Csi, scena del crimine: una telecamera di sorveglianza smaschera l'assassino, purtroppo l'immagine è molto sfuocata e quasi irriconoscibile. Qual è il problema? Rigorosamente senza utilizzare il mouse (vedi punto 5) e con la pressione di due magici tasti l'immagine diventa più nitida di una foto scattata nello studio fotografico del più blasonato fotografo del mondo e il malvivente viene smascherato.
Ora, se telecamere di sorveglianza del genere esistessero davvero al prezzo di quelle attuali, potremmo girare i film in qualità ultra HD con circa 50 euro di spesa, e le compagnie di Hollywood che spendono milioni di dollari in apparecchiature sofisticatissime potrebbero tranquillamente fare a meno della spesa. Chi glielo fa fare? Basta girare i film con le telecamere di sorveglianza no?
2. Gli schermi illuminano il volto della gente
Hollywood è convinta che quando qualcuno usa un computer, l'immagine sullo schermo debba venire riflessa sul viso di chi lo uso. Ora, non che ciò non sia possibile, ma lo schermo non dovrebbe essere uno schermo, bensì un proiettore, e non credo che con una lampada da proiettore puntata in volto saremmo in grado di vedere qualsiasi cosa per le prossime due ore, porterebbe a una cecità temporanea (se ci va bene). Per non parlare della privacy: sarebbe come se ognuno di noi mentre usa il pc avesse uno specchio puntato dietro la nuca, un suicidio del comune senso della privacy.
1. Lasciato da solo per un certo periodo, il computer si emancipa e diventa intelligente
Il computer ultra-millenario di una civiltà ormai scomparsa che con il tempo ha acquisito coscienza di sé e si interroga sui grandi quesiti che da sempre attanagliano l'umanità, dando però, a differenza degli umani, una risposta. O peggio quello che arriva a capire che l'umanità è il male e va distrutta, ovviamente utilizzando i super poteri informatici che ha maturato nel tempo e che gli permettono di manovrare a distanza qualsiasi cosa sia alimentato da una presa di corrente.
È un po' il chiodo fisso dei registi di Hollywood, e non ha alcun senso. Qualsiasi pc lasciato acceso per troppo tempo produrrebbe solo 3 cose: polvere, crash di sistema e surriscaldamento. La poesia dei registi però va oltre la fredda (e oserei dire, ma senza averne certezza, razionale) mente di noi informatici. E poi, chi paga la bolletta? Il pc stesso che si è trovato un qualche lavoro da redattore di qualche sito? Ok la smetto, inizio ad essere paranoico.