Dalle ali delle farfalle nuovi monitor ultrapiatti e altre applicazioni industriali.
Le strutture di chitina presenti sulle ali di alcune farfalle potrebbero essere utilizzati per la realizzazione di cosmetici e schermi ulttrapiatti di nuova generazione. |
Sulle ali della luce
Gli scienziati guidati da Lazlo Biro, ingegnere dei materiali presso il Research Institute for Technical Physics and Materials Science di Budapest, per la prima volta, sono riusciti a misurare la struttura e le caratteristiche ottiche dei cristalli fotonici che si trovano sulle ali della Cyanophrys remus., una farfalla diffusa nel continente americano: si tratta di sostanze costituite da strutture che si ripetono identiche a se stesse una dopo l’altra, e la cui dimensione è paragonabile alla lunghezza d’onda della luce. La loro particolare conformazione fa sì che i raggi di luce si propaghino solo in certe direzioni e con certe frequenze, dando così vita a disegni dalle forme e dai colori ben definiti. I cristalli fotonici sono costituiti per lo più da chitina, un polisaccaride largamente diffuso negli insetti e in altri animali, e sono disposti sulle ali della farfalla come le tegole sul tetto di una casa.
Tecnicolor e metallizzate
Le ali dei maschi di Cyanophrys remus. sono di un brillante blu metallico su un lato, così da attrarre le femmine, e verde foglia sull’altro così da aiutare l’insetto a mimetizzarsi tra la vegetazione. Il microscopio elettronico ha rivelato agli scienziati come le due facce dell’ala siano formate da strutture fotoniche completamente diverse: il blu è dato da sequenze di singoli cristalli di chitina, mentre il verde è prodotto da aggregati dalla struttura irregolare. E proprio questi ultimi sono di particolare interesse per i ricercatori, poiché, a seconda della loro posizione rispetto alla luce, possono dar vita a colori diversi come il giallo, il verde, il blu e il rosso.
L’industria della farfalla
Obiettivo degli scienziati è quello di utilizzare i risultati di questo studio in applicazioni industriali come la produzione di coloranti o cosmetici dall’effetto metalizzato, ma privi di metalli pesanti e quindi assolutamente atossici, ma anche di sottilissimi monitor di nuova generazione, costituiti da cristalli fotonici in grado di cambiare colore a seconda dell’orientamento rispetto alla sorgente luminosa.
(Notizia aggiornata al 7 settembre 2006)