L’aereo del futuro potrebbe essere … a propulsione nucleare. Boeing ha infatti recentemente brevettato un motore jet alimentato da laser ed esplosioni nucleari.
I motori a reazione convenzionali utilizzano ventole e turbine per comprimere l’aria e incendiare il combustibile che genera la propulsione. Il motore nucleare di Boeing utilizza un principio completamente diverso: un laser ad alta energia viene indirizzato verso un pellet che contiene un mix di deuterio e trizio. Questo si vaporizza generando, di fatto, una piccola fusione nucleare.
Come residuo della reazione rimangono elio e idrogeno, che escono ad altissima pressione dalla parte posteriore del motore spingendo in avanti l’aereo.
Dinamo atomica. La reazione genererebbe inoltre una pioggia di neutroni veloci che, colpendo una parete di materiale fissile, dovrebbero generare un calore elevatissimo all’interno della camera di combustione. Tale calore verrebbe poi tenuto sotto controllo grazie a una serpentina refrigerante posizionata all’esterno.
Questo liquido, una volta surriscaldato e vaporizzato, verrebbe convogliato all’interno di una turbina collegata a un generatore di corrente che fornirebbe al laser l’energia necessaria al funzionamento del motore. Insomma, una specie di dinamo in versione… nucleare.
Un motore per lo spazio. Il progetto non è nuovissimo: secondo i documenti è stato depositato dalla Boeing nel 2012 ma è stato portato all’attenzione della stampa solo qualche giorno fa grazie a un articolo comparso sul sito BusinessInsider.
Potrebbe funzionare davvero? In teoria sì: il materiale fissile potrebbe essere uranio-238.
Certo esistono diversi rischi: il più evidente è mettere materiale radioattivo in mezzi di trasporto che ogni tanto cadono.
Verso il futuro. E infatti non tutti sono convinti della fattibilità di un simile progetto, almeno per ora. Tra questi anche noi e Sebastian Anthony, esperto di tecnologia che in un articolo si è detto molto scettico. Ma ha anche aggiunto: «È interessante vedere come Boeing si stia spingendo lontano nell’esplorazione di nuove tecnlogie. I motori a reazione e i razzi ci hanno fatto fare viaggi incredibili, ma per raggiungere le zone più lontane del Sistema Solare abbiamo bisogno di sistemi di propulsione ancora sconosciuti».