Stanchi del traffico, degli ingorghi, del parcheggio impossibile? Anche gli ingegneri del MIT, che all’ultimo Intelligent Transportation System World Congress tenutosi la scorsa settimana a Singapore hanno presentato RoadRunner, un nuovo sistema di navigazione che aiuta gli automobilisti a evitare le strade più congestionate.
Se funziona a Singapore... Il sistema è stato testato utilizzando le informazioni sul traffico fornite dalla Singapore’s Land Authority, l’ente che si occupa di mobilità nella grande città-stato. I risultati di RoadRunner sono stati confrontati con quelli ottenuti dal sistema di gestione del traffico attualmente in uso a Singapore, che prevede il pagamento di speciali pedaggi per entrare nelle zone più congestionate.
Secondo i dati, Roadrunner permetterebbe di coprire gli stessi tragitti con un risparmio dell’8% in termini di tempo. Roadrunner permetterebbe inoltre di azzerare o quasi i costi di infrastruttura, perchè per funzionare non ha bisogno di antenne o altro ma solo della rete realizzata “al volo” dai singoli device montati a bordo delle auto.
Recinti elettronici. L’algoritmo di ottimizzazione dei percorsi può essere modificato in tempo reale dalla centrale operativa e inviato in modalità wireless alle singole vetture: «Basta disegnare un poligono una una mappa per mettere una zona sotto controllo» spiega alla stampa Li-Shiuna Peh, docente di scienze informatiche e ingegneria elettronica.
Roadrunner è già stato messo alla prova su una flotta reale di 10 auto per le strade di Cambridge, Massachussets: non molte, ma abbastanza per mettere alla prova la tecnologia e validarne l’efficacia.
Aggiungi un posto in zona... Dal punto di vista concettuale Roadrunner funziona in modo piuttosto semplice: ad ogni zona viene assegnato un numero massimo di auto che possono attraversarla. Ogni volta che una vettura lascia la zona, libera un posto che può venire occupato da un altro conducente.
Le comunicazioni avvengono sfruttando una tecnologia wireless simile alla normale Wi-Fi, ma che utilizza frequenze diverse. Se una vettura senza autorizzazione entra in una zona controllata, viene multata automaticamente dal sistema. Oppure, più positivamente, le viene addebitata una piccola congestion charge.
I test sono stati condotti utilizzando speciali apparecchi montati sulle auto, ma in futuro la tecnologia potrebbe essere compressa dentro i comuni smartphone senza grandi complessità.