L’età porta consiglio e abbatte i consumi energetici. Uno studio americano rivela che superati i 65 anni d'età si diventa più "verdi" che mai. Insomma, l’arrivo della pensione avvicina l'uomo alla Natura e aiuta a ridurre l’impatto ambientale (anche per motivi economici).
Ogni nostro gesto quotidiano contribuisce in qualche maniera ad affliggere il nostro Pianeta: il consumo di benzina ed energia elettrica, viaggi aerei o sperperi di gas per riscaldare eccessivamente casa. Si tratta ovviamente solo alcuni esempi. Secondi i dati raccolti dalla rivista Demographics, gli americani man mano che si avvicinano all’agognata pensione, producono il maggior numero di emissioni di anidride carbonica della loro intera vita - 14,9 tonnellate pro capite all’anno - che però scendono gradualmente dopo i sessantacinque anni di età per arrivare a circa 13 tonnellate a 80 anni.
Il motivo della drastica riduzione dipende da uno stile di vita più sedentario - quindi un minore consumo di carburante - ma che parallelamente aumenta l’uso di gas ed elettricità. Molti, però, sembrano impegnarsi a ridurre anche i consumi energetici domestici sia per l’ambiente sia (soprattutto) per una questione economica. Risparmi che, a livello generale, non influenzerebbero in maniera sostanziale il cambiamento climatico globale o l'effetto serra, ma sarebbe già un buon passo in avanti. (sp)
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