Uomo avvisato mezzo salvato, non credete? D'altra parte, noi ne avevamo il sentore già da tempo ed ora è arrivata la conferma da Best Buy, la grande catena dell'elettronica americana: i televisori 3D vendono molto meno del previsto. Ma quali sono le reali cause dietro questo passo falso? In verità, il nostro sospetto ha radici che prescindono completamente dal contesto socio-economico attuale: più semplicemente, a nostro avviso le analogie con quanto accadde alla fine degli anni Cinquanta sono tutt'altro che trascurabili - il cinema in crisi, il mercato statico, la mancanza di idee - e sappiamo bene che in quella circostanza tutto finì nel dimenticatoio. Confucio diceva "studia il passato se vuoi prevedere il futuro", eppure nessuno o quasi sembra dargli ascolto, visto che la storia si sta ripetendo ancora una volta e, nonostante il settore video registri una notevole crescita negli ultimi mesi, la flessione nelle vendite del 3D è sensibile.Il leader mondiale nelle ricerche di mercato NPD ha indagato sull'argomento e propone varie interpretazioni, tutte ugualmente plausibili: innanzitutto, la sua analisi mette in evidenza che nel 2010 gli incassi sono sì cresciuti, ma i margini di guadagno si sono notevolmente assottigliati, a causa della concorrenza sempre più serrata e della crisi economica mondiale, che ha spinto molti a ricercare più il risparmio che la qualità e l'innovazione; in secondo luogo, sono ormai numerose le famiglie che negli ultimi cinque anni hanno cambiato il televisore principale - quello della sala delle grandi occasioni, per intenderci - ed ora si limitano a sostituire quelli di dimensioni minori presenti nelle altre stanze; per non parlare, poi, delle spese accessorie da sostenere per usufruire dei pochi contenuti attualmente disponibili, tra film in Blu-ray 3D, lettori compatibili e canali ad hoc nelle migliori piattaforme satellitari, nonché delle attrezzature necessarie per visualizzarli, occhialini attivi in primis. L'indagine non si ferma qua e va oltre, criticando perfino i nuovi sistemi Web TV, come la neonata Google TV: riconosce il loro grande potenziale, ma stigmatizza i prezzi ben al di sopra della media, a causa dell'hardware esoso richiesto per il corretto funzionamento, e la complessità delle interfacce, che richiedono competenze che vanno troppo oltre quelle dell'utente medio. La ricetta per risollevare il mercato sembra, quindi, una sola: il ritorno alla semplicità ed alla praticità d'uso, a discapito di tutte queste novità probabilmente sopravvalutate. Ad essere sinceri, è la scoperta dell'acqua calda: lo stesso percorso di apparente involuzione, a tutto vantaggio dell'usabilità, è stato fatto in precedenza da PC e cellulari ed in questo è stata maestra Apple, con i suoi eccellenti prodotti a prova di newbie. E se fosse proprio la casa della mela a rivoluzionare il settore nel 2011, lanciando a sorpresa il suo primo televisore? Non dimenticate mai che la storia tende sempre a ripetersi...