Viene varata negli Stati Uniti l’Enterprise, la prima portaerei a propulsione nucleare, un colosso da 450 milioni di dollari: può portare fino a 90 aerei e 5500 persone tra equipaggio di bordo e ufficiali del servizio aereo. Mossa da otto motori nucleari, ha un’autonomia di più di 600.000 chilometri (quasi 380.000 miglia).
Negli Stati Uniti gli impianti a motore nucleare cominciarono a essere studiati negli anni ’50 per le applicazioni militari. Primo esempio fu il sommergibile nucleare Nautilus che riuscì a percorrere ben 1380 miglia senza mai affiorare dall’acqua perché il motore non aveva bisogno di essere alimentato (il suo reattore nucleare funzionava indipendentemente dall'aria e quindi spingeva a grande velocità il sottomarino sia in profondità che in superficie. Solo dopo due anni dalla missione inaugurale fece il suo primo rifornimento di “carburante”: gli furono sostituite le barre di uranio capaci di sprigionare una potenza pari a quella di un motore di 15.000 cavalli.