La produzione dell'oro è da sempre una delle operazioni più problematiche sotto diversi punti di vista: uno di questi è sicuramente quello ambientale. Da oggi nuovi standard regolarizzeranno l'industria dell'oro con l'intento di diminuire l'impatto ambientale e altre problematiche legate al settore come il lavoro minorile.
Se avete in mente di acquistare oggetti d'oro o contenenti pietre preziose, d'ora in poi fate attenzione se è presente o meno l'etichetta di Fairtrade e Fairmined: si tratta delle certificazioni assegnate alle aziende che rispettano nuovi standard relativi all'estrazione e alla produzione di materiali pregiati. Uno su tutti riguarda l'utilizzo di mercurio e cianuro, dannosi sia per l'uomo che per la Terra, e il rispetto del terreno di estrazione, in modo tale da non danneggiare palesemente il territorio.
Altro discorso riguarda i 100 milioni di lavoratori, che con questo certificato ottengono nuove garanzie. Alcune aziende hanno già iniziato a produrre gioielli con certificazione Fairtrade e Fairmined, e una su tutte è la Green Leaf Gold che sostiene di utilizzare più mercurio o cianuro durante la lavorazione.
Per ora le miniere che hanno risposto positivamente a questi nuovi standard sono nei territori della Bolivia, della Colombia, dell'Ecuador e del Perù. La speranza è che aderiscano all'iniziativa tutta l'America Latina, l'Asia e l'Africa. Fairtrade e Fairmined, però, hanno potere solo sulle piccole e medie aziende che ricoprono circa il 15 % del business legato all'oro. Ll'impatto quindi non sarà travolgente, ma sarà certamente un buon inizio. (sp)