Mezzo secolo fa, Philip K. Dick scrisse il racconto "The Minority Report", nel quale ipotizzava un futuro perfettamente sicuro e del tutto privo d'ogni forma di criminalità, perché le forze dell'ordine, guidate da un gruppo d'individui in grado di predire il futuro, riuscivano a prevenire sistematicamente i reati. Stiamo ovviamente parlando di un classico della letteratura fantascientifica, eppure a breve potrebbe diventare realtà.IBM ha, infatti, deciso d'investire con decisione sulla ricerca nell'ambito dei sistemi di sicurezza: prima ha sviluppato un software per predire se un ragazzo, crescendo, diventerà un delinquente; poi ha realizzato un sistema di spegnimento automatico dei veicoli quando viene rilevato un segnale d'arresto, come ad esempio un semaforo rosso; ora annuncia una tecnologia di analisi predittiva che, incrociando tassi di criminalità, profili psicologici, rilevamenti dei servizi d'intelligence e previsioni meteorologiche, identifica i luoghi dove vi è una maggiore probabilità che vengano perpetrati dei reati in un preciso momento. Il sistema, che è già stato ampiamente sperimentato sul campo a Memphis, in Tennessee, ha contribuito ad una riduzione di quasi un terzo dei crimini e del 15% dei delitti nella città. L'investimento di quasi 10 miliardi di euro sostenuto da IBM per finanziare il progetto sembra davvero cospicuo, ma i primi risultati sono molto incoraggianti e, soprattutto, di mezzo non ci sono strani paragnosti di dubbie origini come nel celebre racconto: il software razionalizza semplicemente ciò che la mente dei poliziotti più esperti fa già inconsciamente ed il vantaggio principale sta proprio nella velocità d'elaborazione di questi complessi algoritmi da parte di un computer piuttosto che di un cervello umano. E per combattere i - pochi - crimini che non potranno essere evitati? Purtroppo dovremo pazientare ancora parecchio prima di vedere all'opera un programma che tragga ispirazione dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle...