Siamo arrivati al punto in cui gli smartphone montano microprocessori dalle performance analoghe a quelli dei notebook: non stiamo esagerando, perché la prossima CPU Kal-El di Nvidia avrà ben quattro core e non sarà poi tanto diversa dall’ultimo i5 prodotto da Intel. Insomma, di più non si può chiedere, verrebbe quantomeno da pensare; ed in effetti la telefonia mobile dovrà necessariamente cambiare obiettivo per il suo futuro: le prestazioni elevate sono ormai acquisite, mentre l’attenzione si sposterà sull’autonomia dei dispositivi. Se avete acquistato un iPhone 4 oppure un Galaxy S2 sapete perfettamente di cosa stiamo parlando: il cellulare può essere bello e veloce quanto volete, ma essere costretti a ricaricarlo una volta al giorno non è proprio il massimo della comodità. Inevitabilmente, inizierà una nuova battaglia tra le case produttrici per ottimizzare i consumi, ma come fare per ottenere risultati davvero soddisfacenti?
La soluzione più ovvia è, senza dubbio, l’aumento della capacità delle batterie e su questo aspetto sono già al lavoro in molti; 3M, invece, punta a ridurre l’assorbimento energetico dei display che, diventati sempre più ampi e luminosi, vanno ad influenzare in modo negativo l’efficienza dei telefonini. E’ nato, così, uno speciale film polimerico che, applicato ad uno schermo LCD, riflette in modo ottimale lo spettro visibile e consente di sfruttare la luce ambientale per contribuire alla retroilluminazione. La pellicola in questione prende il nome di ESR (Enhanced Specular Reflector) e promette di fare miracoli, con una spesa aggiuntiva in fase di realizzazione quasi trascurabile. Pertanto non c’è da stupirsi che i grandi dell’elettronica abbiano già avviato i contatti con 3M per poter utilizzare l’ESR fin dalle prossime generazioni di smartphone.
E quando arriveranno sul mercato questi super cellulari, che potranno star accesi ininterrottamente per settimane, cosa rimarrà ancora da migliorare? Bella domanda: per ora non abbiamo una risposta certa, ma per l’ennesima volta sarà lo spirito capitalistico a far la differenza, portando alla creazione di nuovi bisogni da soddisfare. (gt)