L’insolita carenza di dettagli ha subito destato sospetti: durante la conferenza per la presentazione della Wii U, Nintendo ha chiaramente puntato su facili sensazionalismi, senza indugiare troppo dal lato più strettamente tecnico. Passano i giorni e, inevitabilmente, altre informazioni iniziano a trapelare, anche se manca quasi un anno al lancio della nuova console. Come avevamo temuto, l’esigenza di contenere i prezzi di un prodotto che altrimenti potrebbe risultare invendibile, abbinata ad una certa reticenza, non può che portare cattivi frutti: il display del suo controller, che tanto ricorda i più moderni tablet PC, in realtà non avrà nulla a che vedere con questi, perché utilizzerà un touchscreen di tipo resistivo.
Non si tratterà, quindi, di una superficie capacitiva di ultima generazione, ma bensì di una vecchia quasi di un decennio, che comunque richiederà l’uso di uno stilo ed a prescindere precluderà il multitouch. Non che Nintendo ci abbia abituati a grandi innovazioni in questo campo, visto che anche il 3DS è dotato della stessa tecnologia e non è affatto in grado di rispondere agli input generati dalle dita delle nostre mani: in realtà, Hideki Konno, sviluppatore del marchio giapponese, ha già fornito una risposta sull’argomento, spiegando che questa scelta è stata dettata dalla volontà di conservare l’assoluta compatibilità con i vecchi titoli del DS. Leggendo tra le righe, emerge un dettaglio che indora un attimo la pillola: con ogni probabilità, la prossima Wii U potrà emulare sia i giochi dell’attuale Wii che quelli delle console portatili, rendendola una piattaforma d’intrattenimento a 360°; resta la brutta notizia di un display che, per quanto ampio ed accattivante, rimarrà sempre un passo indietro rispetto alla concorrenza. Non osiamo pensare al lettore che integrerà, considerato che ad oggi non è stata ancora ufficializzata la presenza - o meno - del Blu-ray.
Dopo aver sollevato tanti dubbi, vogliamo però spezzare una lancia a favore di Nintendo: il successo di una console non dipende soltanto dalle sue performance hardware, perché ben più importante è la qualità dei videogame che la supportano, soprattutto in fase di lancio. Se considerate, ad esempio, i vari Mario Kart e Super Mario Galaxy per Wii, non erano giochi con una grafica così diversa dal vecchio Nintendo 64, eppure ne hanno decretato il trionfo commerciale gameplay efficacissimi ed un sistema d’interazione mai provato prima: state pur certi che anche questa volta la casa di Super Mario non lascerà nulla al caso e non mancheranno le sorprese in positivo.