Che il mondo dei videogiochi stia raggiungendo quote di mercato pari a quello cinematografico non è una novità degli ultimi giorni. Oramai la maggior parte delle persone che acquista un titolo vuole un realismo quasi fotografico ed è per questo che da sempre le maggiori software house di tutto il mondo si impegnano a sviluppare tecniche al fine di proporre il migliore risultato possibile.
Una delle principali tecnologie applicate ai videogiochi è da molti anni il cosiddetto "motion capture" che, mediante l'applicazione di numerosi sensori posti sul corpo di veri attori o sportivi, permette una riproduzione quasi perfetta di tantissimi movimenti all'interno di un gioco. Sicuramente avrete giocato almeno una volta ad un titolo di calcio ed è proprio mediante questa tecnica che i giocatori sembrano muoversi in maniera cosi' precisa. A portare questo sistema quasi allo stremo ci hanno pensato i ragazzi della Rockstar Games, conosciuti per la tanto discussa serie dei "Gran Theft Auto" e giunti verso la fine dell'anno passato alla conquista del mondo western con il loro "Red Dead Redemption".
Arriverà infatti a maggio nei negozi "L.A. Noire" gioco poliziesco nel quale dovrete vestire i panni di un detective e risolvere numerosi casi. Al fine di compiere le vostre missioni dovrete interrogare come sempre dei sospetti e proprio dai movimenti impercettibili dei loro volti potrete rendervi conto se la loro testimonianza sia reale o se si tratti di una menzogna ideata per depistarvi. Il motion capture è infatti focalizzato quasi totalmente sui volti delle persone ed osservando qualche filmato vi renderete conto della mole di lavoro svolta dal team americano. Se le aspettative saranno mantenute ci troveremo sicuramente dinanzi ad un capolavoro del genere e per approfondire l'argomento vi invitiamo a leggere la nostra anteprima su UpperPad.
Mario De Rosa