La moto del futuro è ibrida e legata alle nuove tecnolgie, ma poco verde. Sicuramente la 2010 Izh-1 è una soluzione innovativa per i problemi del traffico urbano e le strade congestionate di veicoli, con la sua aerodinamica levigata e l'utilizzo di componenti innovativi per renderla più leggera della media. Peserà infatti circa la metà di una moto convenzionale, e sarà equipaggiata con un motore ibrido elettrico e termico 505 V-twin dalle caratteristiche sorprendenti, modellato con materiali tra cui la plastica resistente al calore ma comunque capace di generare una potenza di 140 cavalli motore.
Al di la di queste innovazioni di struttura, la moto è dotata di un airbag di nuova generazione che la rende molto più sicura, essendo capace di mantenerla dritta e stabile anche in casi di collisione frontale, e possiede inoltre un sistema radar sul cruscotto, integrato con una telecamera frontale, che permette di programmare la moto per rallentare quando la macchina davanti si ferma inaspettatamente. Tra le altre caratteristiche, un computer di bordo collegato con schermo 3D LCD, che avverte sulle azioni di manutenzioni necessarie, un navigatore GPS in tempo reale e un sistema di collegamento wireless per il controllo tramite il display principale del mezzo di un dispositivo mobile che utilizzi sistemi operativi come iPhone, Blackberry, Windows, Symbian, Android, etc.
Insomma tante innovazioni e una serie di caratteristiche da favola, ma in tutto ciò sembra proprio che manchi l'attenzione per l'ambiente. Nessun dispositivo legato alla sostenibilità, a parte il motore elettrico, nessuna caratteristica che renda la moto più "verde": ad esempio, non c'è materiale riciclato o riciclabile tra quelli usati per costruirla. Tante belle parole sul futuro, insomma, ma evidentemente si tratta solo del futuro dei trasporti e non di quello del pianeta.