Non appena la notizia che la cantate Amy Winehouse è stata trovata morta nel suo appartamento di Londra è giunta su internet, c’è stata un’ondata di reazioni: dai messaggi su Twitter, ai tributi su Facebook e persino una manciata di scherzi crudeli.
E ora sembra addirittura che alla morte di personaggi conosciuti, su Facebook , debba per forza scattare la truffa. Sophos riporta infatti che solo dopo 4 ore dalla conferma della morte di Amy sono spuntate le prime truffe, con il solito sistema semplice e familiare: i truffatori cercano di attirare le persone con link che suscitano pura e morbosa curiosità. Era già successo, ad esempio, con Osama Bin Laden, dove i link condivisi promettevano foto e video dell’uomo poco prima della sua morte.
Come spiega Sophos, questi link ovviamente non contengono alcun tipo di immagine relativa al personaggio famoso appena defunto, ma riportano invece a dei sondaggi online da cui i truffatori guadagnano una commissione.
Per proteggersi basta semplicemente pensarci due volte prima di cliccare un link di questo genere e se proprio ci si casca sarebbe meglio controllare le impostazioni di sicurezza dell’account di Facebook e guardare il News Feed per verificare che non ci siano link o altre applicazioni che non sono state autorizzate.