Auto, petrolio, abiti, cibo: ogni anno, 11 miliardi di tonnellate di merce attraversano il mare per viaggiare da un continente all'altro. Se alle mappe delle rotte aeree siamo ormai abituati, è più difficile vederne una di quelle navali: a colmare questo vuoto hanno pensato i ricercatori dell'Energy Institute dell'University College London.
Created by London-based data visualisation studio Kiln and the UCL Energy Institute
Gli scienziati hanno raccolto i dati relativi ai movimenti di centinaia di navi commerciali nei mari del mondo, nel corso del 2012 (anche se i primi mesi, da gennaio a buona parte di aprile, non sono coperti). Insieme allo studio di data visualization Kiln li hanno poi trasferiti su una mappa interattiva, sovrapposta a una mappa batimetrica (che misura la profondità dei fondali).
Come si legge. Sulla destra potete vedere l'indicazione del giorno dell'anno, che potete cambiare avanzando o arretrando con la timeline sottostante; ma anche i dati relativi alle emissioni di CO2 (in migliaia di tonnellate) e al carico massimo trasportato da ciascun tipo di nave.
In alto, potete decidere di selezionare o nascondere i nomi dei porti, le rotte navali, le navi stesse o i profili dei continenti; o mostrare soltanto alcune tipologie di navi (navi container, navi portarinfuse - per il trasporto di merci non liquide e non in container - petroliere, navi per il trasporto di gas o di veicoli).
Impronta ambientale. Dall'analisi della mappa si possono dedurre osservazioni sull'economia, la sicurezza, la logistica e la politica delle coste, degli stretti e dei porti di tutto il mondo (vedi fotogallery sopra).
Dal numero delle rotte e dei mezzi implicati si nota che il settore del trasporto navale è ancora fortemente inquinante: nell'anno relativo alla mappa è stato responsabile dell'immissione di 796 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera (il 3-4% dei gas serra globali). In ogni caso, quello via mare resta un sistema di trasporto più efficiente, e meno inquinante, di quello aereo.