Ormai tutti abbiamo una webcam collegata al computer e possiamo comunicare da un capo all’altro del pianeta sfruttando un senso in più, ovvero la vista, e non si tratta certamente di un progresso di poco conto: negli ultimi anni, infatti, grazie alle videochat sono nate nuove forme di socialità ed è rifiorita la moda degli amori a distanza. Purtroppo, molti di questi si sono conclusi così come hanno avuto inizio, dissolvendosi come una bolla di sapone, perché se è vero che i sentimenti contano sempre, è altrettanto importante non dimenticare mai che l’affettività è fatta anche di atteggiamenti e gesti che difficilmente possono prescindere da un certo grado di fisicità.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Elettrocomunicazioni di Tokyo si è impegnato per porre rimedio a questa grave lacuna ed ha sviluppato il Kiss Transmission Device, un dispositivo per la trasmissione dei baci via Internet. L’oggetto in questione ha le sembianze di un hard disk portatile e termina con una cannuccia ricurva, che va inserita in bocca a contatto con la lingua. Questa particolare interfaccia è in grado di registrare ogni movimento dell’organo, perfino il più piccolo, convertendolo in un segnale binario che può viaggiare in rete come un comunissimo pacchetto dati, per poi essere reinterpretato da una periferica omologa installata su un altro computer. Presumibilmente dovrà essere connesso alla porta USB, che gli fornirà l’energia per funzionare, e non avrà neppure un costo proibitivo, considerata la semplicità della componentistica. I dubbi nascono, invece, sulla sua reale efficacia sensoriale, poiché un bacio appassionato non è fatto di sola meccanica: ci sono altri parametri che rivestono un ruolo essenziale, come il feedback tattile, sia delle labbra che dei corpi, e tutte quelle piccole percezioni biologiche, come il fiato ed il profumo del partner, che contribuiscono a rendere unico quell’istante.
Sotto questo punto di vista, abbiamo la netta sensazione che ci sia ancora molto da lavorare, anche se in fin dei conti non ci stupisce oltremodo che un simile dispositivo sia stato inventato nella terra del Sol Levante, che vanta una delle medie giornaliere più basse a livello mondiale di baci pro capite. Insomma, è solo questione di mentalità: in Francia, ad esempio, sarebbero troppo esigenti per accontentarsi di questo ciarpame. (ga)