La società è ormai pienamente cosciente della necessità, per diversi motivi, di passare a motori ecocompatibili: oltre alla soluzione elettrica, che è quella più presente nel mercato dei mezzi alternativi, esiste anche il motore a idrogeno, alimentato, per l'appunto, dall'acqua. Questa opportunità finora è stata presa poco in considerazione in quanto i costi per la produzione sono ancora salati: da qualche anno, il MIT, Massachusetts Institute of Technology, propone catalizzatori di cobalto per la scissione dell'acqua al posto dei costosi materiali ad oggi utilizzati. E c'è un'importante novità.
L'utilizzo del cobalto, infatti, può essere unito ad una cella solare al silicio per creare l'energia necessaria (e pulita) per separare gli atomi delle molecole d'acqua. L'idrogeno, infatti, è una materia che non si presenta nella sua forma molecolare in Natura, a differenza, ad esempio, dei combustibili fossili: per questo motivo, è considerato più un vettore di energia piuttosto che una fonte. Alcuni si chiederanno il perchè di tutto questo complesso processo: è presto detto, in quanto la combustione di questo elemento produce solo acqua, una piccola quantità di ossidi di azoto e nessun altro gas nocivo. Il problema è che per produrre idrogeno, al giorno d'oggi, il sistema più comunemente utilizzato prevede l'utilizzo di combustibili fossili, vanificando il tentativo di ridurre l'uso di fonti di energia non rinnovabili. Di conseguenza, questo nuovo pannello solare integrato ad un sistema che utilizza un catalizzatore di cobalto potrebbe rivelarsi un'importante strada da percorrere per la produzione dell'idrogeno.
Se per ora possiamo scegliere solamente tra auto tradizionali o elettriche, aumentano le speranze affinché in futuro si possa poter scegliere anche tra auto alimentate ad idrogeno.