Innovazione

L'UE contraria a nuove deroghe sull'arsenico nell'acqua potabile italiana

L'Unione Europea si irrigidisce

L'Unione Europea è contraria alla deroga richiesta dall'Italia, che prevede un aumento del limite di arsenico nelle acque pubbliche fino a 50 microgrammi per litro. I commissari europei ritengono la proposta eccessiva, perché una quantità così elevata della sostanza può provocare tumori alle persone e danneggiare l'ambiente marino, e hanno invece imposto una soglia di 10 mg/l.

Durante l'ultimo question time alla Camera il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha annunciato che 100mila italiani rischiano di dover rinunciare all'acqua potabile, in caso contrario potrebbero scattare pesanti procedure di infrazione da parte dell'Ue. «Le deroghe dovevano servire a risolvere il problema della concentrazione di alcuni inquinanti presenti nelle acque e invece sono diventate l’ennesimo escamotage per non intervenire», ha commentato invece Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente.

Il problema non riguarda solo il nostro paese, infatti anche la Germania dovrà correre ai ripari e adoperarsi per risolvere il problema delle acque destinate al consumo, che anche in quel paese rischiano di mettere a rischio la salute dei cittadini e dell'ambiente che li circonda.

Scritto da: Alice Ajmar

30 novembre 2010 Stefano Caneva
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