di Luca Busani Tra le critiche mosse al nuovo iPad, c’è anche la batteria maggiorata che renderebbe più pesante il tablet e, soprattutto, allungherebbe i tempi di ricarica. Ma non è tutta colpa sua: la responsabilità sarebbe di alcuni calcoli sbagliati.
"Apple non è nuova a clamorosi errori di calcolo: ricordi l'antennagate?"
Batteria sotto accusa - Premettiamo subito che, per quanto riguarda il peso, c’è poco da fare. Ill nuovo iPad è “ingrassato” di soli 50 grammi rispetto al modello precedente e una differenza di tale entità risulterà impercettibile a molti. Per il sistema di ricarica, invece, i margini di miglioramento sono ampi, anche perché secondo gli esperti i problemi nascerebbero da modelli matematici errati utilizzati per l’indicatore di stato della batteria.
Un algoritmo complicato - L’icona presente in ogni dispositivo, che ti tiene costantemente aggiornato sullo stato di carica, non funziona come un semplice timer, ma si basa su algoritmi piuttosto complessi, che tirano in ballo i tempi di carica e scarica, l’uso medio del device e le precedenti ricariche. Non bisogna, poi, dimenticare che, come ogni dispositivo elettronico, anche la batteria è comunque soggetta a deterioramento, con un netto calo delle performance nella fase finale della sua vita.
Una carica... scarica - Per ottenere il massimo dalla batteria, è essenziale che questo algoritmo consenta di raggiungere il valore del 100% soltanto quando viene davvero completata la ricarica, altrimenti le performance in termini di durata vengono compromesse e ci si ritrova con un dispositivo che non è mai al top. Questo fenomeno non ha nulla a che vedere con l’effetto memoria, che rendeva rapidamente inutilizzabili le vecchie batterie al nichel-cadmio: si tratta solo di calcoli errati e, evidentemente, questo è ciò che è successo nei laboratori di Cupertino.
Che fatica arrivare al 100% - Chi è stato incaricato di mettere a punto il calcolo dello stato di carica in iOS 5.1per il nuovo iPad, deve aver sbagliato qualcosa. Il tablet di Apple, secondo test condotti dagli esperti del sito DisplayMate, completa realmente la carica solo un’ora e mezzo dopo che l’indicatore ha raggiunto il 100%. Ulteriori esami hanno inoltre evidenziato che, in realtà, nemmeno a quel punto l’iPad ha fatto il pieno: occorre un’ulteriore mezz’ora perché questo avvenga e il dispositivo non possa più accumulare altra energia.
Apple c’è ricascata - Apple non è nuova a errori di calcolo, che rischiano di compromettere la qualità dei suoi prodotti.
Un paio d’anni fa, incappò nel celebre “antennagate”, proprio perché il sistema che misurava il segnale telefonico nell’iPhone 4 era sbilanciato e notificava l’assenza della linea quando, invece, questa era presente, ma solo con un’intensità inferiore. Il tutto venne risolto ridisegnando l’icona con le “tacche” di ricezione del telefono. Chissà se anche questa volta verrà adottata una soluzione analoga, magari allungando l’immagine della batteria di mezzo centimetro. (sp)