Oggi nasce la bomboletta spray che grazie all’effetto rinfrescante della nebulizzazione sulla pelle fu, col tempo, adoperata in larga parte per deodoranti e profumi, aumentandone l’uso. Ma l’eliminazione dei cattivi odori dal corpo fu preoccupazione di egizi, greci e latini che si cospargevano di olii ed essenze di derivazione vegetale.
L’origine della parola “profumo” è affine alla parola "fumo" ma la sua derivazione è ancora ignota. In una delle tante ipotesi che sono state fatte la parola deriverebbe dalle parole latine per e fumus. Durante i riti pagani gli animali prima cosparsi di olii ed essenze, venivano bruciati e offerti in sacrificio agli dei: sembra che “attraverso il fumo” arrivasse ai fedeli una piacevole fragranza, riconosciuta appunto come un profumo.
Oggi buona parte dei profumi che usiamo derivano da olii animali riprodotti chimicamente in laboratorio che si rifanno alle secrezioni ghiandolari di quattro animali: il cervo muschiato, il capodoglio, lo zibetto e il castoro.