L'effetto serra consiste nella capacità di trattenere calore proveniente dal Sole all'interno dell'atmosfera: questo fenomeno si è ingigantito grazie all'aumento di anidride carbonica presente nell'aria per colpa dell'uomo. Questo comporta un aumento delle temperature, con conseguenti riscontri in Natura; per ovviare a questo problema spunta l'ipotesi di spedire un enorme pallone aerostatico in grado di rilasciare sostanze chimiche a 20 km d'altitudine.
Questo progetto fa parte di quella scienza denominata geoingegneria, il cui scopo è quello di ovviare ai danni della Terra causati dall'uomo. Tra le tante proposte, una delle più importanti riguarda la costruzione di una mongolfiera delle dimensioni di uno stadio e la spedizione della stessa a 20 km di altitudine: giunta in quota rilascerebbe particelle chimiche con proprietà riflettenti in modo da far rimbalzare parte dei raggi del Sole, limitando l'effetto serra. Questa situazione si ritrova già in natura, quando le ceneri rilasciate dai vulcani in eruzione creano una sorta di barriera impenetrabile e riflettente. I primi test saranno eseguiti con una mongolfiera di dimensioni ridotte che salirà ad una altezza di mille metri e spruzzerà acqua: a seconda di come andrà l'esperimento, il progetto potrà essere abbandonato oppure continuare. Dall'altro lato vi sono coloro che si oppongono a tale progetto: ad esempio, l'organizzazione "Friends of the Earth" ritiene che la spedizione di questa enorme mongolfiera possa alterare i delicati equilibri climatici del nostro pianeta. Altri ancora ritengono che sarebbe meglio utilizzare la stessa cifra in metodi tradizionali contro l'effetto serra e il surriscaldamento globale.(ga)