Un nuovo sistema di "sicurezza attiva" per le autovetture prevede le collisioni con qualche millisecondo di anticipo sull'impatto e fa scattare i meccanismi di protezione. (Alessandro Bolla, 4 giugno 2008)
Un team di ingegneri britannici ha recentemente sviluppato un nuovo sistema di sicurezza attiva per autovetture che, in un futuro non lontano, potrebbe contribuire a una sensibile riduzione delle conseguenze derivanti dagli urti laterali. La nuova tecnologia rileva l'impatto con qualche millisecondo di anticipo e, grazie a un semplice meccanismo, rinforza le portiere della vettura facendo scivolare al loro interno delle barre d'acciaio. Il sistema utilizza un radar e diverse telecamere per tenere sottocontrollo le fiancate del veicolo: quando le condizioni sono in accordo con i parametri d'allarme (l'avvicinarsi di un ostacolo a velocità elevata) attiva la procedura di sicurezza. Una barra d'acciaio viene fatta slittare verso la portiera anteriore fino ad ancorarsi a una seconda barra unita al telaio. Si crea così una specie di gabbia che assorbe gran parte dell'energia cinetica derivante dall'impatto. L'efficacia del sistema è già stata verificata dai crash test (vedi video). Le barre di protezione arrestano la penetrazione dell'ostacolo all'interno della vettura di 5-8 centimetri: uno spazio più che sufficiente a salvare le gambe, e magari anche la vita, degli occupanti. Al momento le case automobilistiche sono però interessate di più al sistema di rilevazione dell'urto che alla gabbia di protezione, perché potrebbe essere installato in abbinamento ad airbag e pretensionatori, così da farli scattare qualche frazione di secondo prima dell'incidente. Una tecnologia di questo tipo, capace di rilevare la direzione e la velocità dell'ostacolo, potrebbe inoltre permettere di programmare di volta in volta la sequenza di apertura degli airbag, così da ottimizzarne l'efficacia.