Sensori negli indumenti, piccoli vibratori sui punti giusti e un software speciale. Ecco a voi l'allenatore elettronico.
David Beckham si allena sotto lo sguardo di Ronaldo. In futuro potrebbero non aver bisogno di allenatori e preparatori atletici che li seguono giorno per giorno? |
Primi i vogatori. Speciali sensori collocati alle caviglie e alla vita sono stati in grado di misurare la velocità e il livello di coordinamento delle gambe e dell'intero corpo. Se l'atleta si discosta eccessivamente dal ritmo e dalla velocità ideali (prime cavie di questa metodologia di “allenamento elettronico” sono stati alcuni vogatori), i sensori iniziano a vibrare a intervalli corrispondenti alle vogate ottimali, precedentemente individuate da un computer. «Un avvertimento "fisico" è molto più comprensibile per l'atleta rispetto alle urla di un allenatore» afferma Hendrik-Jan van Veen, a capo del team che sta sviluppando i nuovi indumenti high-tech.
Calciatori radiocomandati. Il team non si è fermato ai vogatori: sono già pronti uno speciale abbigliamento sportivo per pattinatori e uno per calciatori. Il primo comprende sensori collocati sulle spalle e sulle anche, mentre il secondo è pensato per permettere ai giocatori di individuare senza difficoltà la corretta postura prima di colpire il pallone. I calciatori, poi, avranno una possibilità in più: farsi radiocomandare dagli allenatori in carne ed ossa grazie ad un sistema controllabile a distanza. L'importante è ancora partecipare?
(Notizia aggiornata al 3 ottobre 2005)