Nonostante i legittimi dubbi e le incertezze pre-lancio, vi abbiamo detto più volte che il Kinect per Xbox 360 sarebbe stato la next big thing nel campo videoludico e Microsoft stessa non ha mai celato un certo ottimismo al riguardo, stimando in 5 milioni le unità che saranno vendute entro la fine del 2010. A conferma di tutto questo, arrivano i primi dati a distanza di un paio di settimane dalla sua commercializzazione: sono già stati acquistati oltre un milione di Kinect, tra bundle con le console da 4GB e da 250GB e controller da soli; come da pronostico, la tendenza si è invertita ed ora l'Xbox 360 è diventata il sistema d'intrattenimento preferito dal pubblico femminile, spodestando la Wii, il cui dominio incontrastato durava ormai da parecchi anni; inoltre, le recensioni e le testimonianze parlano chiaro, qualche limite c'è, è inevitabile, ma niente d'insormontabile nella maggior parte delle case, mentre l'esperienza di gioco offerta è davvero unica ed entusiasmante.
L'altra faccia della medaglia è, invece, rappresentata dalla concorrenza, che si ritrova a dover fare i conti con un sensibile calo delle vendite, che nel periodo prenatalizio non piace a nessuno. Ci saremmo aspettati analisi autocritiche precise e contromisure drastiche, non necessariamente in tempi brevi; lascia, quindi, alquanto perplessi l'invito che Nintendo ha rivolto alla software houseHigh Voltage di non supportare il Wii Speak nell'attesissimo Conduit 2. La periferica in questione ha fatto la sua comparsa insieme ad Animal Crossing e, quantomeno nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto introdurre una nuova modalità di gioco, più sociale e coinvolgente, se confrontata con le classiche cuffie con microfono disponibili per le altre console. Il marchio giapponese, così, sembra tornare sui propri passi e l'idea è confermata dalla notizia dell'imminente lancio di un headset dall'aspetto decisamente tradizionale, prodotto da terze parti e chiamato Headbanger, che funzionerà senza problemi anche con Conduit 2.
Stupisce ancor di più che Nintendonon abbia ancora pensato ad una valida alternativa all'attuale modalità online per Wii e DS, basata sugli scomodissimi "codici amico" e che, salvo pochissimi casi, non offre la possibilità di chattare con gli altri giocatori. Si ha quasi l'impressione che la casa di Super Mario non voglia neppure confrontarsi con gli agguerriti rivali Xbox Live e PlayStation Network e, per certi versi, questo risulta terribilmente limitante, bollandola come poco social friendly. Va, però, ricordato che stiamo parlando della console con l'età media degli utenti più bassa in assoluto ed il sistema adottato garantisce una sicurezza pressoché totale, poiché consente di comunicare solo tra persone che già si conoscono.
A conti fatti, una soluzione semplice ed accomodante potrebbe essere un'equa spartizione del mercato attraverso la specializzazione: Xbox 360 per le donne, Wii per i bambini e PS3 per gli uomini; ed alla fine vissero tutti felici e contenti.