Una tuta spaziale di design per viaggi commerciali nel cosmo, un pianoforte fatto con le banane e una mostra fotografica itinerante da allestire in Afghanistan: sono sono alcuni dei progetti a dir poco originali finanziati da uno dei siti di crowd funding più famosi del web: Kickstarter.
Già nominato "Miglior sito web 2011" dalla rivista Time, il sito, lanciato nel 2009 dai newyorkesi Perry Chen, Yancey Strickler e Charles Adler, ha vissuto un anno d'oro nei 12 mesi appena trascorsi. Nel 2012 oltre 2 milioni 241 mila persone da 177 paesi diversi (un pubblico generico e non di tradizionali investitori) hanno offerto quasi 320 milioni di dollari che hanno finanziato con successo 18 mila 109 progetti.
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Come funziona? Gli ideatori di un progetto creativo scelgono una data di scadenza per la raccolta fondi e un obiettivo da raggiungere: a quel punto gli utenti del sito possono scegliere se impegnare denaro o meno per finanziare quella causa. Se entro la data fissata non si raggiunge la cifra impostata, non se ne fa niente. In caso contrario si procede alla raccolta del denaro (tramite Amazon Payments) e il progetto può essere finanziato.
Per ora i creatori di un progetto devono essere residenti negli Stati Uniti (o nel Regno Unito) dove la piattaforma ha aperto nel 2012, e maggiorenni, mentre i finanziamenti possono provenire da qualunque parte del mondo.
La maggior parte di progetti e startup (5067) rientra nell'ambito
musicale, ma molte iniziative riguardano il mondo dell'arte, della
danza, del cinema, del teatro o della letteratura. Il 10% dei film
presentati al Sundance Festival è stato finanziato con Kickstarter.
Anche se il settore che ha raccolto più denaro è stato quello di giochi e
videogiochi.
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I "backers" - così sono chiamati, nel linguaggio del sito, coloro che offrono denaro per i progetti - non mettono mano al portafogli per ricavare introiti ma per supportare l'inventore e la sua creazione. Si tratta insomma, come è specificato nella policy del sito, di un aiuto economico, non di un investimento. Non si guadagnano soldi ma "ricompense", come una cena con l'inventore, un prototipo dell'invenzione stessa, una limited edition di una serie ormai introvabile in commercio...
Queste regole hanno permesso di raccogliere, nel 2012, le promesse di quasi 320 milioni di dollari (244 milioni di euro) 209 milioni di euro dei quali finiti effettivamente nelle tasche degli inventori. Bisogna considerare che parte degli introiti (il 5%) resta a Kickstarter, parte finisce in commissioni per il pagamento online e che non tutti, una volta offertisi di sponsorizzare un'idea, al momento di "sborsare" si dimostrano altrettanto generosi.
Tra i progetti più curiosi finanziati nel 2012 troviamo una fermata dell'autobus decorata da un artista greco in Georgia, una app per le previsioni del tempo, un sistema di sensori collegati a un network web per monitorare la qualità dell'aria fuori dalla propria casa, un sistema di condivisione open source di brani di musica classica, un contatore Geiger open source per misurare il livello delle radiazioni in Giappone, il primo museo della pizza a Philadelphia, e persino una proposta di matrimonio.
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