Innovazione

Jovanotti vuole sfondare in America e parla ad Harvard

Un successo la conferenza ad Harvard.

Jovanotti fa il tutto esaurito ad Harvard, parlando di musica, politica e impegno sociale, e si propone come il Johnny Cash italiano. Lorenzo Cherubini ha raccontato l'altro ieri a una sala esaurita i suoi tre decenni di carriera, partendo dai primi tempi come rapper per poi arrivare al recente grande successo di "Safari", l'album che nel 2008 ha venduto 600mila copie, rendendolo uno dei "best seller" italiani di tutti i tempi. Il cantautore si trova negli States per il suo primo tour oltreoceano, che considera "un grande successo, un ripartire da zero suonano in piccoli club davanti a poche centinaia di spettatori", anche dopo aver collaborato con mostri sacri come Bono, Beastie Boys, Michael Franti e Luciano Pavarotti.

Chiaramente un artista che basa molto del suo successo sui testi delle canzoni ha qualche problema a fare altrettanto in un paese come gli Stati Uniti, ma secondo Jovanotti l'ostacolo non è insormontabile visto che lui stesso dice di essere cresciuto ascoltando rap, hip-hop, funk e in generale musica americana, capendo "poco dei testi", e nonostante questo interpretando "benissimo lo spirito delle canzoni"; spingere gli ascoltatori americani a cercare di decifrare le sue liriche costituisce una specie di "rivincita", anche se sicuramente non serve una traduzione per coglierne "lo spirito".

Lorenzo rende chiara l'ambizione di diventare una star anche in America quando parla del suo futuro e dell'intenzione di "diventare vecchio nel miglior modo possibile", magari come Bruce Springsteen o Johnny Cash, al quale vorrebbe somigliare quando avrà 80 anni. Questi paragoni impegnativi dimostrano che la modestia forse non è proprio la miglior dote di Jovanotti, ma biosgna ammettere che quando parla del ruolo della musica "nella difesa dei diritti umani, come veicolo di un cambiamento sia a livello individuale che globale", dimostra di avere tutte le carte in regola per sfondare anche oltreoceano. Per arrivare a Springsteen e Cash, però, dovrebbe iniziare a scrivere album come "Born to Run" o canzoni come"I Walk the Line". Le aspettiamo con grande curiosità.

29 aprile 2010 Stefano Caneva
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