di Luca Busani
Mancano solo un paio di giorni alla presentazione del nuovo iPhone 5. Si è fatto un gran parlare delle possibili migliorie, eppure Apple sembra essersi dimenticata di un dettaglio: il filtro audio non sarà più lo stesso utilizzato nei melafonini precedenti.
"La tecnologia earSmart garantiva il corretto funzionamento
Attenzione all’audio - Ormai è trapelato tutto ciò che c’è da sapere sulla prossima generazione del melafonino, tant’è che la scorsa settimana abbiamo azzardato una fanta-recensione, basandoci sui rumors più attendibili e sulle esperienze passate. Apple, evidentemente, si è guardata bene dal lasciarsi sfuggire quello che, invece, ancora non ci sarà. Sappiamo, per esempio, che insieme al nuovo sistema operativo iOS 6 arriverà una nuova versione dell’assistente vocale Siri in italiano. Nessuno, però, sa che potrebbe essere meno preciso, a causa del nuovo processore per i segnali audio.
di Siri"
Basta Audience - Apple, infatti, ha deciso di abbandonare il vecchio filtro audio, che per anni ha garantito una sensibilità e una riduzione del rumore ambientale davvero eccellenti. Il punto è che non si tratta di un’indiscrezione, ma di una notizia diffusa dalla stessa casa produttrice del vecchio chip, ossia Audience. L’azienda in questione ha comunicato ufficialmente agli investitori che Apple ha scelto di non affidarsi più alle loro tecnologie per i suoi prossimi dispositivi mobili.
Divorzio a sorpresa - La tecnologia earSmart ha garantito il perfetto funzionamento di Siri negli iPhone di quarta generazione ed è stata uno dei motivi per cui i modelli precedenti del melafonino - che non ne erano dotati - non sono stati ritenuti idonei per utilizzare l’assistente vocale made in Cupertino. Il chip sviluppato da Audience era stato ritenuto importante a tal punto da essere integrato nello stesso processore A5 - il vero cuore pulsante dello smartphone - e nulla faceva pensare che il divorzio tra le due aziende potesse essere imminente.
Un nuovo imprevisto - L'azienda di Cupertino, dopo l’aumento dei costi delle memorie fornite a Apple da Samsung - una variazione forse non dettata tanto dall’andamento di mercato, quanto piuttosto dalla voglia di rivalsa dei coreani dopo la prima sentenza a loro sfavore - si ritrova, quindi, a dover fronteggiare una nuova emergenza. Per essere precisi, visto che il 12 settembre è ormai alle porte, Apple deve aver già trovato una soluzione, anche se rimane da verificare quale sia e se possa essere davvero valida.
Soluzione misteriosa - L'alternativa, con tutta probabilità, è stata fornita dai laboratori di Cupertino, oppure dalla solita Samsung, che ha anche sviluppato la nuova CPU.
Ma questa tecnologia rappresenterà un passo avanti o una battuta d’arresto? E, oltre a questa novità, quali altre sorprese ci riserverà l’evento di mercoledì prossimo? Nel frattempo, dobbiamo accontentarci di ingannare l’attesa analizzando la grafica che è stata installata all’esterno dello Yerba Buena Center di San Francisco.
Un altro mistero svelato - Gli esperti del sito Mac Rumors sono riusciti a capire che le bande colorate del gigantesco banner altro non sono che le icone di Game Center, iTunes e Musica allungate a dismisura, ma cosa significa tutto questo? Sono un riferimento implicito all’incremento delle dimensioni del display del nuovo iPhone? Oppure riguarderanno queste tre applicazioni le novità più interessanti di iOS 6? Dopodomani avremo finalmente tutte le risposte che cerchiamo. (sp)