di Luca Busani
Apple non finisce mai di stupire: archiviata la pratica iPhone 5, l’azienda di Cupertino si prepara a lanciare l’attesissimo iPad Mini il prossimo 18 ottobre. Ma perché lo fa? E, soprattutto, ce la farà a soddisfare la richiesta del mercato?
"Apple vuole conquistare anche la nicchia di mercato creata da Amazon e Google"
Il sogno diventa realtà - L’iPad Mini è una sorta di chimera hi-tech: c’è chi dice che sia fatto in un modo e chi in un altro, tutti lo conoscono, ma nessuno l’ha mai visto e si dà per certo il suo arrivo quando ancora il suo creatore non ne ha ammesso l’esistenza. Si tratta, quindi, di pura e semplice mitologia? In realtà, questa volta la fantasia non c’entra proprio nulla: le voci si susseguono ormai da lungo tempo e c’è già chi sussurra che gli inviti alla stampa verranno distribuiti mercoledì prossimo.
Segnatelo sul calendario - C’è perfino una data di lancio, rigorosamente ufficiosa: l’appuntamento è fissato a San Francisco tra due settimane, per la precisione il prossimo 18 ottobre. Dall’Ucraina sono arrivate addirittura le prime - presunte - immagini del nuovo tablet, il cui display dovrebbe misurare 7,85 pollici di diagonale, mettendolo in diretta concorrenza con i vari Google Nexus 7 e Amazon Kindle Fire HD. E sono proprio questi due dispositivi i veri artefici dell’insolita scelta di Apple: i nuovi mini-tablet hanno, infatti, rubato un’importante fetta di mercato all’iPad nel 2012.
Android sta dilagando - Apple, l'anno scorso, è riuscita ad accaparrarsi l’81% del mercato dei tablet nei soli Stati Uniti d’America, mentre quest’anno - secondo le ultime stime - dovrà accontentarsi di un più modesto 52%. Per non parlare poi dell’Europa, dove il sistema operativo Android si è aggiudicato quasi il 70% dell’intero mercato mobile, con iOS fermo a un “risicato” 14%. Nonostante i forti dubbi espressi da Steve Jobs in persona riguardo il potenziale di schermi più piccoli di 9 pollici, Tim Cook ha preferito assecondare il mercato, sviluppando il primo iPad “tascabile”.
Piccoli anche nel prezzo - C’è un elemento da non sottovalutare e che ha contribuito in modo decisivo al successo dei mini-tablet prodotti da Google e Amazon: il prezzo estremamente contenuto. Nessuno parla del listino del futuro iPad Mini, ma sembra improbabile che un marchio d’élite come Apple riesca a coniugarsi con prezzi alla portata di tutti, o quasi. La fatidica soglia dei 200 dollari richiesti per l’acquisto dei suoi diretti concorrenti sembra un limite invalicabile, quantomeno agli occhi della dirigenza di Cupertino.
Produzione a rilento - Esiste, inoltre, un secondo problema che potrebbe penalizzare il nuovo nato di casa Apple: da Cina e Corea - dietro al suo display ci sarebbe, infatti, LG - fanno sapere che la produzione dei componenti è già entrata in pieno regime, ma il numero delle unità che saranno pronte per essere distribuite entro la fine del mese potrebbe non essere sufficiente a soddisfare la domanda mondiale, un po’ com’è accaduto per il nuovo iPhone 5, che tutti vogliono e nessuno trova.
iPad Mini in ritardo - Tutta colpa della miniaturizzazione e della complessità progettuale, che hanno costretto le case produttrici a lavorare a ritmo ridotto, per evitare d’incappare in errori madornali. L’iPad Mini, secondo alcuni esperti, avrebbe dovuto essere lanciato in concomitanza con l’iPhone 5, ma questo non sarebbe stato possibile per colpa di un ritardo - che, a questo punto, dev’essere considerato fisiologico - di oltre 4 settimane in fase di produzione.
In attesa dell’invito - Sarà un flop oppure l’ennesimo trionfo? Gli addetti ai lavori stimano tra i 5 e i 7 milioni il numero di esemplari venduti dell’iPad Mini entro la fine del trimestre fiscale. Sono valori troppo ottimistici, secondo te? È probabile, perché non dobbiamo dimenticare che tra ottobre e novembre farà il suo esordio Surface, il primo tablet di Microsoft. E se tutto svanisse nel nulla, come una gigantesca bolla di sapone? Anche questo è possibile, visto che ancora non è trapelato nulla di ufficiale. Nel frattempo, controlliamo regolarmente la nostra casella di posta elettronica, nella speranza di un invito da Cupertino. (sp)