di Luca Busani
iOS sbaraglia Android nel delicato campo della sicurezza mobile, ma Google si è preso una bella rivincita su Apple, grazie ai suoi smartphone: le vendite continuano a crescere e ormai il 72% del mercato è nelle sue mani.
"Nell’ultimo anno il panorama del mercato mobile ha cambiato faccia"
Apple vs. Google - La leadership del settore mobile, nonostante il terzo incomodo Windows Phone 8, è ormai una lotta a due tra Apple e Google. Di fatto, questo scontro ripropone per l’ennesima volta l’eterna battaglia tra qualità e quantità, e vede contrapporsi da un lato un’azienda che propone pochi modelli di fascia altissima, dall’altro una pletora di prodotti per ogni tasca, che però non si comportano tutti allo stesso modo. Come sempre, è un arduo compito stabilire chi sia meglio e perché.
La sicurezza prima di tutto - Per una volta, lasciamo perdere i dispositivi e concentriamoci sui due sistemi operativi leader di mercato: iOS e Android. Uno degli aspetti più importanti è certamente la sicurezza e, sotto questo punto di vista, Apple è sempre stato un maestro, a partire dai suoi computer. Lo stesso grado di protezione lo ritroviamo ora negli iPhone e negli iPad, grazie a iOS e ai controlli meticolosi in fase di approvazione delle applicazioni sull’App Store.
Attento alle applicazioni - Già, perché sono proprio i programmi il principale vettore delle infezioni virali - informaticamente parlando - dei nostri smartphone. Ma così come non si è mai visto un iPhone colpito da un virus vero e proprio, numerosissimi sono i modelli Google afflitti da malware di ogni tipo. D’accordo, per la legge dei grandi numeri, è anche normale aspettarsi più casi di "contagio" da chi vende di più, ma dietro a questa considerazione c’è dell'altro.
Ai pirati piace Android - I numeri parlano chiaro: solo il 40% delle migliori app gratuite iOS è stato crackato, contro l’80% di Android e va altrettanto male - se non peggio - se consideriamo i 100 programmi più scaricati tra quelli a pagamento. Qui il robottino verde raggiunge il 100% di applicazioni “pirata”, contro il 92% in casa Apple. Potendo, inoltre, vantare un maggior numero di utenti, Android risulta più appetibile per gli hacker, il cui lavoro è, per giunta, facilitato dalla varietà di modelli sul mercato, che complica notevolmente la vita a Google in materia di controlli e, appunto, di sicurezza.
Consigli per proteggersi - Per chi possiede uno smartphone Android e vuole evitare pericolose infezioni, raccomandiamo la massima cautela, anche se bastano pochi semplici accorgimenti per tutelarsi: evitare innanzitutto di scaricare applicazioni via web e tramite torrent, ma fidarsi soltanto di Google Play.
È importante, poi, lettere con attenzione i commenti degli altri utenti prima di avviare ogni download e procedere con l’installazione solo dopo aver esaminato ogni autorizzazione richiesta.
Più app ci sono, meglio è - Quello che può sembrare il tallone di Achille del sistema operativo mobile made in Mountain View è, in realtà, uno dei suoi punti di forza: il maggior numero di utenti ha convinto gli sviluppatori - quelli seri, non solo gli hacker - a sviluppare quante più app possibili e, così, già da qualche mese è arrivato lo storico sorpasso di Google Play ai danni dell’App Store, per quantitativo di download. Ed è facile intuire che più applicazioni ci sono, più i potenziali clienti si sentono attratti dalla piattaforma.
Il segreto è Samsung - Anche i prezzi giocano indubbiamente a favore di Google, visto che in media uno smartphone Android costa meno di 400 euro, contro gli oltre 700 del modello entry level del nuovo iPhone 5S, eppure il risultato finale è ugualmente impressionante: Schmidt e soci sono riusciti ad accaparrarsi il 72,4% del mercato mobile, contro il 13,9% di Apple. Il vero segreto di questo successo si chiama, però, Samsung, un’azienda che da sola è in grado di vendere circa il 23% degli smartphone al mondo.
Google non ruba ad Apple - Questi dati richiedono, però, di un’ulteriore precisazione: è vero che Google ha guadagnato quasi 20 punti percentuali in un anno - nello stesso periodo del 2011, aveva soltanto il 52,5% del mercato - ma non li ha portati via tutti quanti ad Apple. La casa di Cupertino ha perso un misero 1,1% rispetto all’anno precedente, mentre le aziende più seriamente danneggiate sono state Research In Motion - quasi dimezzata - e Nokia, che ha visto il suo amato Symbian crollare da un glorioso 16,9% all’attuale 2,6%.
Attenzione a Microsoft - Il futuro è quanto mai incerto e i dati che abbiamo riportato sopra lo dimostrano: il panorama del mercato mobile globale, in un solo anno, ha cambiato radicalmente faccia e, come abbiamo preannunciato in apertura, non dobbiamo mai dimenticarci di Windows Phone. Microsoft ha, infatti, attraversato un brutto periodo, ma è stata anche capace di raddoppiare la sua fetta di mercato in meno di 12 mesi. A conti fatti, nel 2013 potrebbe accadere di tutto. (sp)