Non sto parlando di una patata che lancia fulmini, ma di una patata usata per accumulare energia. Un gruppo di ricercatori dell'università di Gerusalemme ha annunciato di aver sviluppato una batteria elettrica organica in modo semplice e sostenibile. Si tratta di batterie il cui elemento principale è costituito da patate lesse.
Sembra quasi uno scherzo, infatti sono stati già effettuati decine di tentativi di cavar fuori energia da un limone o qualsiasi altro frutto senza mai avere reali riscontri; questa volta però pare sia tutto vero.
La scoperta del team è stata infatti pubblicata su un giornale a carattere scientifico, dove viene consigliato l'uso nei paesi emergenti nei quali mancano le infrastrutture per le normali batterie al litio (che tra l'altro inquinano di più).
La batteria è molto semplice ed è composta da due elettrodi di zinco e rame attaccati ad un pezzo di patata lessa: l'atto di lessarla sembra la renda ben dieci volte più efficiente in termini di durata. La bella notizia è che la scoperta è stata resa disponibile gratuitamente e chiunque potrà sfruttare l'idea senza farsi carico di alcun costo, se non quello delle patate ovviamente.
Unico dubbio: ma si ricaricheranno? E quanto durano? Le patate, specie quelle lesse ci mettono poco a deteriorarsi quindi non credo vedremo mai nei negozi le pata-batterie, semmai, come già suggerito dai ricercatori, sarà un punto d'inizio per i paesi che non hanno altre alternative.